(ACON) Trieste, 4 ott - Lo si sapeva da tempo, ma questa
mattina i consiglieri regionali della IV Commissione, presieduta
da Alberto Budai (Lega), hanno potuto esprimersi ufficialmente
sulle disposizioni del disegno di legge 26 di Assestamento
d'autunno che modificano l'articolo 29 della Lr 1/2016 (Riforma
organica delle politiche abitative) riportando da 5 a 2 gli anni
di residenza, in Friuli Venezia Giulia, richiesti agli
assegnatari degli alloggi di edilizia sovvenzionata, le più note
case Ater.
"Non siamo contenti di questa decisione - ha commentato
l'assessore Cristina Amirante - perché restiamo convinti del
principio del radicamento nel nostro territorio, prima di poter
avere il diritto a un alloggio Ater. A chi diche che i 5 anni
frenavano l'arrivo, nella nostra regione, di cittadini italiani
per motivi lavorativi, rispondo che a oggi non abbiamo un solo
caso di persone munite di contratto lavorativo nelle liste per la
casa sovvenzionata e nessuna sentenza fa riferimento a quel tipo
di casi". A difendere, invece, quanto era stato deciso con la Lr
1/2016 sono stati in particolare i consiglieri Enrico Bullian
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), che nonostante tutto ancora
confida ci possa essere un'intesa tra Maggioranza e Opposizioni,
e Diego Moretti (Pd), il quale ha accusato il Centrodestra di
essere stato "sordo alle richieste del Centrosinistra per 6 anni
e per 6 volte, portando avanti sempre lo stesso mantra: prima gli
italiani e poi tutti gli altri".
Alla fine, l'alzata di mano ha visto il consenso del Centrodestra
e l'astensione delle Opposizioni agli articoli 4 (ambiente,
energia e sviluppo sostenibile) e 5 (territorio, edilizia,
trasporti e mobilità) del ddl 26, chiudendo così il cerchio delle
consultazioni in Commissione. Il provvedimento è riatteso in I
lunedì prossimo, 7 ottobre, per l'esame nel suo complesso,
passaggio propedeutico a quello in Aula già calendarizzato per il
15 e 16 ottobre.
Riguardo all'articolo 4, è inserito un contributo di 265mila euro
(50mila nel corrente anno e 215mila nel prossimo) per sostenere
il Comune di Fontanafredda nella gestione post-operativa della
discarica di Ceolin, in quanto anni fa gestita dalla albanese Eko
Alb divenuta però una ditta fantasma, e per poter prevenire
l'inquinamento delle acque sotterranee; si elimina dalla Lr
15/2016 il riferimento a PromoTurismoFvg quale unico soggetto con
cui la Regione può stipulare convenzioni per la promozione del
patrimonio geologico; si rivede il termine di presentazione delle
domande di contributo per gli impianti di produzione di energia
da fonti rinnovabili al servizio delle Comunità energetiche
rinnovabili (Cer) e in tabella si effettua lo spostamento di 6,4
milioni di euro proprio dal capitolo energia per i dragaggi e la
manutenzione straordinaria delle strutture portuali.
Relative alle tabelle anche le domande di Rosaria Capozzi (M5S)
sulle ragioni di assegnare altri 6,4 mln di euro ai dragaggi
quando già ce ne sono 1,2, domanda parimenti avanzata da Andrea
Carli (Pd) che confida vengano previsti nuovamente per le
prossime annualità. Inoltre, è stato chiesto perché 1,7 mln per
la realizzazione di parchi tematici e perché al capitolo per le
centraline a biomasse, dove erano stati messi 3,8 mln, ne sono
stati erogati solo 3,2 e ora si tolgono ulteriori 600mila euro.
Furio Honsell (Open Fvg) è risultato più volte preoccupato sui
casi in cui sono state tolte le fideiussioni, temendo che ciò
avvenga anche in situazioni in cui invece c'è bisogno di avere
delle tutele, e al pari di Serena Pellegrino (Avs) ha puntato
l'attenzione sui contributi per la discarica di Ceolin. La
consigliera di Avs ha poi chiesto come mai si tolgono 40mila euro
al patrimonio speleologico e, al contempo, si priva
PromoTurismoFvg dell'esclusiva di essere interlocutore con la
Regione per la promozione del settore, quindi se già si conoscono
i nuovi soggetti.
Per le Cer ci sarà presto un regolamento nuovo per la
presentazione delle domande, con formazione sul territorio ed
emissione dei bandi da febbraio 2025, si è appreso dalla Regione.
Per i dragaggi le risorse sono 6,4 mln per il 2024, che saranno
integrate in legge di Stabilità per altri 3 per l'annualità
2025-26, ma già si sono presentate altre necessità nella zona
detta sinistra Isonzo, da San Canzian al Monfalconese, verso
Trieste, per mareggiate.
Il bando delle centraline a biomasse ha semplicemente visto la
fine della graduatoria, è sempre stato spiegato in Commissione,
mentre per i parchi tematici erano rimasti fuori i progetti di
Reana del Rojale e Pordenone (gli altri due già coperti sono
quelli di Ravascletto e Sutrio). Infine, quanto a
PromoTurismoFvg, ora gli interlocutori potranno essere gli enti
pubblici e tutti gli enti di ricerca.
(1 - segue)
ACON/RCM-fa