(ACON) Trieste, 3 ott - "In un evento di portata extraregionale
come Gusti di Frontiera di Gorizia, giudicato la kermesse
enogastronomica più grande del Nord Italia, dove accanto alla
promozione delle tipicità del territorio c'è proprio la
multiculturalità e il plurilinguismo, è assurdo che sia proprio
la Regione Fvg ad escludere dal suo padiglione e dagli info point
la lingua friulana".
A denunciarlo, in una nota, sono il consigliere regionale
Massimiliano Pozzo (Pd) e il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, che attraverso
un'interrogazione (sottoscritta anche dai colleghi dem Diego
Moretti e Laura Fasiolo, con Enrico Bullian del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) chiedono alla Giunta regionale di
motivare l'esclusione della lingua friulana dai materiali
informativi presenti nello stand Io sono Fvg allestito da
PromoTurismoFvg in occasione di Gusti di Frontiera - A Gorizia il
mondo è in tavola, tenutosi dal 26 al 29 settembre scorsi.
"Non solo la Giunta Fedriga ha ignorato che il territorio del
Comune di Gorizia è caratterizzato dall'utilizzo di quattro
lingue storiche locali, ossia il friulano, lo sloveno, il tedesco
e l'italiano - fanno presente Pozzo e Moretuzzo -, ma ha fatto lo
stesso anche con la nostra autonomia che, essendo cambiato
completamente il contesto rispetto al suo concepimento culminato
con lo Statuto del 1963, oggi si regge sulla particolarità
identitaria, linguistica e culturale, nel cui scenario la
friulana è quella di maggior consistenza numerica. E quindi
difendere e valorizzare la lingua friulana significa difendere e
valorizzare l'autonomia di questa nostra regione".
I due consiglieri si rivolgono, quindi, alla Giunta "affinché
chiarisca quale sia la motivazione per cui le informazioni
destinate al pubblico, compresi i pieghevoli distribuiti, sono
stati redatti solo in inglese, italiano, sloveno e tedesco e non,
come normativamente previsto, anche nella lingua friulana".
ACON/COM/rcm