Il vicepresidente si è soffermato anche sulla messa in rete delle
case d'artista in Friuli Venezia Giulia
Udine, 2 ott - "La manifestazione 'Udinescrive' risponde
esattamente all'obiettivo che ci siamo prefissati per la cultura
della nostra regione. La cultura, infatti, come soggettiva
rielaborazione di esperienze, è un formidabile strumento per
contribuire a rendere sempre più bello il luogo dove ciascuno di
noi vive. Grazie, quindi all'amico Lino Leggio per aver dato
forma a questa idea e aver riunito non solo autori di libri, ma
anche chi la realtà la legge attraverso le immagini della
fotografia".
Lo ha sottolineato il vicepresidente e assessore alla Cultura del
Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, intervenuto a Udine negli
spazi di Palazzo d'Aronco, nel Salone del Popolo, alla sesta
edizione di "Udinescrive".
All'incontro, aperto al pubblico, era presente Lino Leggio che ha
intervistato gli autori presenti in salone, e gli stessi autori e
fotografi protagonisti dell'evento: Ulderica da Pozzo, Luana de
Francisco, Angelo Floramo, Roberto Meroi, Paolo Patui e
Alessandra Zenarola.
"In un articolo de 'Il Foglio' di oggi, si racconta del Friuli
Venezia Giulia come di una regione particolare, di confine,
policentrica, di frontiera, polifonica, pluralista: che accoglie
tutte le voci. Spazio dove la dimensione dell'idea passa alla
concretezza della realtà attraverso azioni molto concrete. Tra
queste viene citato con particolare attenzione e compiacimento
l'acquisto, da parte della Regione, di Casa Zigana, a Cervignano
del Friuli, in occasione del centenario della sua nascita" ha
detto il vicepresidente Anzil.
"Permettere al pubblico di frequentare le 'case d'artista' non è
comune in Italia, abbiamo letto nell'articolo: noi ne abbiamo
due, con Casa Pasolini, a Casarsa della Delizia, e ora le
metteremo in rete, a creare una costellazione di 'case
d'artista'. Saranno luoghi dove vivere le esperienze culturali
dei cenacoli, dove si ritroveranno gli artisti di un'epoca
storica: qui potranno raccontarsi e raccontare, confrontandosi su
una cultura di frontiera che esplora il concetto di confine,
ognuno con la propria soggettiva esperienza. Con l'obiettivo di
favorire una stagione di rinascita culturale, capace di
comunicare emozioni nelle persone, di far nascere esperienze, in
una terra dalle mille identità, di straordinaria ricchezza" ha
concluso Anzil.
ARC/PT/al