FERROVIE. MAURMAIR (FDI): CONVERSIONE CASARSA-PINZANO IRRICEVIBILE

(ACON) Trieste, 1 ott - "Ancora una volta si vuole trasmettere e dare forza a delle illusioni inattuabili sulla Casarsa-Pinzano. La vecchia linea ferroviaria, non sarà più utilizzabile per il transito di locomotive e vagoni perché l'oramai noto vincolo culturale posto dalla Soprintendenza, impedisce qualsiasi utilizzo da parte del trasporto pubblico men che meno per i treni merci. Continuare a insistere su questo tema, ha solo la finalità di cercare un consenso di breve respiro in chi legittimamente vede nel treno un importante forma di trasporto ma che non può essere valida in tutti i contesti". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Markus Maurmair. "A riprova il fatto che - continua Maurmair - dovesse essere stata recepita la mozione proposta dalle Opposizioni, ci troveremmo di fronte alle criticità se non ostacoli invalicabili di un nuovo attraversamento ferroviaria all'altezza di Casarsa della Delizia senza dimenticare il fatto che a Spilimbergo i binari oramai non esistono più". "Chi paga? Inoltre - ricorda il consigliere di Fratelli d'Italia - sono del tutto ignoti i calcoli di sostenibilità del servizio qualora fosse riattivato tenuto conto delle centinaia di milioni di euro che servirebbero per la riattivazione della tratta ferroviaria su altri tracciati (con evidenti criticità espropriative). Il fabbisogno locale di trasporto delle persone è già evaso dai mezzi sostitutivi che funzionano prevalentemente nel periodo scolastico che originano un gettito molto contenuto a fronte di costi rilevanti". "Di fatto il buon senso porta a una sola conclusione: la Regione ha acquisito una linea ferroviaria sdemanializzata per realizzare un percorso ciclopedonale che, a oggi, è atteso con impazienza dalla popolazione locale, oltreché da vari imprenditori che stanno già investendo risorse per essere pronti ad accogliere gli appassionati delle due ruote. Appassionati che - conclude l'esponente di maggioranza - hanno dimostrato di apprezzare queste tipologie di riutilizzo di linee ferroviarie dismesse come nel caso della arcinota Alpe Adria". ACON/COM/mv