(ACON) Trieste, 1 ott - Il piano di controllo dei cinghiali e
le valutazioni svolte dalla Giunta circa la previsione di un
prelievo illimitato dei capi sono al centro dell'interrogazione
presentata da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Rosaria Capozzi
(M5S), alla quale ha risposto oggi in Aula l'assessore
all'Agricoltura, Stefano Zannier. I due consiglieri di
Opposizione invitano "a valutare attentamente le implicazioni
etiche, ambientali e sociali del Piano di controllo dei
cinghiali".
"Questo provvedimento - ha spiegato Zannier - discende dal Piano
nazionale per il controllo della peste suina, cogente e
obbligatorio, che esula dunque da qualsiasi valutazione
ordinaria. Il nostro Piano traduce le indicazioni della norma
nazionale. In ogni caso - ha aggiunto l'assessore all'Agricoltura
- il contenimento non andrà a influire sulla sopravvivenza della
specie. Abbiamo comunque richiesto un parere a Ispra, massima
autorità in tema ambientale, e sul piano etico informo che gli
operatori agiscono su base volontaria, dunque chi non vuole
aderire agli abbattimenti non aderisce". "Ci inquietava - ha
commentato in replica la consigliera Capozzi - il riferimento ad
abbattimenti illimitati. E pensiamo che servano politiche diverse
in quanto la comunità scientifica ci indica altri possibili
percorsi dal punto di vista ecologico ed etico".
Da Massimo Moretuzzo (Patto-Civica), Serena Pellegrino (Avs) e
Massimo Mentil (Pd) è arrivata invece un'interrogazione sulla
strada forestale Rivoli Bianchi-Scric-Ledis in comune di Gemona
del Friuli, considerata "inutile e dannosa". All'assessore
Zannier si chiede dunque di prevedere una progettazione in grado
di definire la fattibilità dell'opera, "con una più efficace
programmazione e valutazione dei rischi idrogeologici e dei
costi/benefici dell'opera".
"Il Comune di Gemona - ha ricostruito il titolare delle deleghe
all'Agricoltura e alla Montagna - ha chiesto un'anticipazione
finanziaria per il collegamento che parte da Rivoli Bianchi, poi
per il lotto da Mede a Scric, su cui tutti i soggetti coinvolti
erano favorevoli. Un privato ha poi chiesto un secondo lotto in
località Meda. In quest'ambito non rientra il tratto su cui
c'erano stati pareri sfavorevoli per possibili criticità". In
replica, il capogruppo Moretuzzo ha invitato a "valutare sempre
il potenziale rischio idrogeologico, specie in questo caso in cui
sarebbero previsti 15 tornanti. Va tenuto conto anche di tutti
gli altri potenziali pericoli, a partire da quello legato agli
incendi".
Un'altra interrogazione a risposta orale portava la firma di
Manuela Celotti (Pd), che ha voluto sapere da Barbara Zilli,
assessore alle Finanze, a che punto sia la richiesta di "inserire
il tema della gestione regionale della tassa automobilistica
nelle trattative sulla revisione dell'accordo bilaterale in
materia di rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione Fvg".
Celotti ha ricordato che questa tassa "è gestita dalle Regioni e
dalle Province autonome di Bolzano e Trento, a eccezione di Fvg e
Sardegna dove l'imposta è di competenza dell'Agenzia delle
Entrate".
"Confermo - le ha risposto Zilli - la volontà di adoperarci per
avere questa nuova competenza. Ma la legge prevede di lasciare
immutati i rapporti finanziari tra i livelli di governo, e dunque
ci sarebbe bisogno di una misura compensativa che andrebbe a
incidere sulla nostra compartecipazione al gettito tributario.
Bisogna dunque valutare quel che si guadagna e quel che si perde
perché il gettito dei tributi partecipati è in aumento
In altre
parole - ha concluso l'assessore - nel mio mondo ideale vorrei
gestire questa tassa domani mattina, ma bisogna vedere quanto ci
costa". Dichiarandosi soddisfatta della risposta, Celotti ha
ribadito che "le Province autonome già gestiscono questa tassa,
che ci consentirebbe di mettere in atto diversi correttivi
rispetto al bollo auto".
ACON/FA-fc