SICUREZZA. ATTUAZIONE LR 5/2021: CDX SODDISFATTO, OPPOSIZIONI CRITICHE

(ACON) Trieste, 1 ott - Soddisfazione piena di come si sia attuata nel biennio 2021-22 la legge regionale 5/2021 in materia di politiche di scurezza e di ordinamento della polizia locale per Michele Lobianco (FI); insoddisfazione, invece, per Nicola Conficoni (Pd), che è anche presidente del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione (Clcv) che ha avuto il compito di analizzare per primo la messa in pratica della norma come presentata nella relazione dell'assessore Pierpaolo Roberti. L'Aula, dopo un breve dibattito, ne ha preso atto. Lobianco ha innanzitutto lodato l'Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana, affermando che "si è rivelato un elemento centrale per la raccolta e l'analisi dei dati sulla criminalità". Ha quindi sostenuto che il Programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza integrata ha, tra i punti di forza, "la ricerca massima di specializzazione delle forze di polizia locale anche attraverso la dotazione di strumenti tecnologicamente avanzati". Quanto all'impiego di cittadini per la sicurezza, il consigliere di maggioranza ha fatto sapere che "con oltre 1.050 volontari distribuiti in 91 Comuni, il programma di sicurezza partecipata ha contribuito a rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini" e ha detto dei progetti finanziati per il contrasto al disagio giovanile, al bullismo, all'uso di sostanze psicotrope e alla violenza di genere". "Positiva - secondo Lobianco - anche la creazione di una rete di comunicazione informatica con la polizia locale per migliorare la prevenzione e la partecipazione attiva dei cittadini, così come lodevole è l'istituzione di un coordinamento regionale tra i Corpi di polizia istituiti dai Comuni, con una ottimizzazione delle risorse e dell'efficacia degli interventi. Per Conficoni, al contrario, "non c'è stata, in questi ultimi anni, quella svolta promessa dal Centrodestra per la sicurezza del territorio e per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori immigrati, perciò la legge in esame non mantiene le promesse ed è incompleta. Gli stewart non possono sostituire gli agenti di polizia, né di Stato né locale; il regolamento con cui si sarebbero dovuti individuare i requisiti di onorabilità e i compiti demandati a tali volontari non è stato approvato". Inoltre, per Conficoni "le 65 fototrappole acquistate a dicembre 2021 sono rimaste un anno in magazzino e non sono state assegnate alla polizia di frontiera, come inizialmente affermato, ma alla polizia locale per condividerle con le Forze dell'ordine per un utilizzo a oggi non rendicontato". Quanto al "coordinamento e alla specializzazione della polizia locale, sono obiettivi che la Giunta regionale non sta perseguendo fino in fondo". Per il dem, "nonostante i fondi stanziati, la legge sposa un approccio che invece di rassicurare, può alimentare la paura e declina solo parzialmente i concetti di integrazione e prevenzione". Ad associarsi al consigliere del Pd è stato Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che ha contestato la relazione dell'assessore Roberti illustrata in Comitato di controllo, affermando che, essendo carente in molti punti, rende difficile una valutazione adeguata sulla Lr 5/2021, a cominciare dai costi della sua applicazione. Antonio Calligaris (Lega) e Alessandro Basso (FdI) hanno invece definito "bizzarre le indicazioni di Conficoni". Il leghista ha ironizzato che "magari proprio per il caporalato, le Forze dell'ordine ora possono intervenire grazie alla visione delle immagini registrate dalle telecamere acquistate con fondi regionali; la Lr 5/2021 sta andando nella direzione giusta". Il meloniano si è anche detto "dispiaciuto che "venga tirata in ballo Pordenone a titolo di esempio di città dove non si vive in sicurezza solo per voler colpire l'operato della Giunta Fedriga". Diego Moretti (Pd) ha sottolineato che "sulla sicurezza serve un approccio laico", anche perché "la Regione non ha competenza in materia di ordine pubblico e neppure i Comuni". E ha fatto presente che da decenni è ritenuta una delle realtà più sicure d'Italia. "Le telecamere, più che come deterrenza dei reati, è stato provato che funzionano come mezzo di indagine", inoltre "come terra di confine, abbiamo spesso registrato il numero percentuale più alto di Forze dell'ordine". Infine, l'assessore Roberti ha fatto presente che la sede per discutere di azioni e progetti legati alla sicurezza sotto ogni aspetto è la V Commissione, non il Comitato di controllo. Perciò "la relazione del consigliere Conficoni è fuori tema, parla di questioni del 2018, di fototrappole, di minaccia che viene dal cambiamento climatico, tutti argomenti - ha sottolineato l'esponente della Giunta Fedriga - che non hanno nulla a che vedere con l'applicazione della Lr 5/2021". ACON/RCM-fc