I LAVORI DEL CONSIGLIO

Udine, 08 feb - Il riordino delle funzioni amministrative delle Comunità Montane, l'erogazione del cosiddetto ''bonus bebè'' da parte della Regione, una proposta di legge per il risanamento e il recupero dei terreni incolti di montagna. Sono questi gli argomenti trattati nella seduta del Consiglio delle Autonomie Locali, tenutasi oggi ad Udine ed aperta dalle comunicazioni del presidente Attilio Vuga. Vuga, in particolare, ha evidenziato come quello del Friuli Venezia Giulia sia in Italia l'unico Consiglio delle Autonomie al quale sia richiesta la maggioranza assoluta per l'espressione del voto. Il presidente ha così posto ai consiglieri il quesito sull'opportunità di mantenere tale parametro, che inficia decisioni che pure vengono prese dalla maggioranza, ma senza che venga raggiunto il ''quorum'' di voti necessario per ottenere la maggioranza assoluta, pari al voto di almeno 12 dei 22 membri dell'Assemblea. Si è poi parlato delle Comunità montane. E' infatti toccato all'assessore comunale di Gorizia, Guido Germano Pettarin (delegato dal Consiglio di coordinare la posizione dei 96 Comuni situati sui territori classificati montani in merito al riordino degli enti della montagna), relazionare sugli incontri tenuti con i rappresentanti delle Amministrazioni civiche coinvolte. Montaneità e omogeneità sono i criteri che secondo quanto emerso dal parere dei Comuni dovrebbero ispirare il riordino delle Comunità montane. In modo specifico, il concetto di montaneità del territorio dovrebbe essere adeguato allo stato attuale delle cose. Sono infatti cambiate nel tempo le esigenze della società locale e dei servizi. Da parte dei Comuni consultati nell'occasione degli incontri indetti dal Consiglio delle Autonomie è stata altresì auspicata la creazione di uno o più enti di area vasta, purchè dotato (o dotati) di personalità giuridica, quindi in grado di favorire la progettualità necessaria alla ripresa del territorio montano. Il Consiglio delle Autonomie ha quindi ringraziato per il proficuo lavoro svolto, anche in questa occasione, il presidente dell'UNCEM del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Marinig, che lascia l'incarico e sarà sostituito da Alessio Belgrado. ARC/CM