Presenti all'assemblea di Confindustria Alto Adriatico anche gli
assessori alle Attività produttive Bini, alle Finanze Zilli e
alle Infrastrutture Amirante
Grado, 27 set - "Il ruolo del capitale umano è stato
fondamentale nell'affermazione storica del nostro Paese nello
scenario internazionale. Il dato preoccupante è che questa
risorsa oggi sta venendo a mancare. Il problema della denatalità
è deflagrante e sta coinvolgendo anche il Friuli Venezia Giulia.
Siamo la seconda regione più anziana in Italia. Un fenomeno ben
descritto da alcuni dati: nel 2004 avevamo 276mila giovani tra i
15 e i 34 anni; nel 2024 siamo scesi a 228mila. Quasi 50mila
giovani in meno per la nostra comunità. Questo significa meno
competenze a disposizione, una società profondamente cambiata e
soprattutto una forza lavoro in forte calo".
Lo ha affermato l'assessore al Lavoro, formazione, istruzione,
ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen che oggi è
intervenuta all'assemblea generale di Confindustria Alto
Adriatico incentrata sul tema del capitale umano.
"La nostra, inoltre, è una regione dove il numero complessivo di
pensionati over 65 è molto vicino a quello di chi sta ancora
lavorando. Over 65 - ha aggiunto Rosolen - che negli ultimi 20
anni è aumentato di 65mila unità. Il tema demografico si incrocia
con la modifica strutturale della nostra società. Tutto questo
non è dovuto solo a digitalizzazione, decarbonizzazione, nuove
competenze, corsa verso il futuro e velocità invasiva dei
processi produttivi, ma riguarda l'evoluzione della società".
"Per fronteggiare questo fenomeno non esistono bacchette magiche,
soluzioni semplicistiche o facili slogan. Bisogna invece
costruire un sistema di uno Stato sociale molto forte in grado di
investire con costanza su istruzione, formazione, innovazione.
Solo così - ha spiegato l'esponente della Giunta Fedriga -
possiamo pensare di avere dei risultati strutturali che
necessitano di percorsi complessi. Sono tutti pezzi di un puzzle
che non può trascurare gli interventi di welfare e di sostegno ai
giovani e alle famiglie e il ruolo dei datori di lavoro e delle
organizzazioni sindacali".
"Oggi abbiamo un'offerta formativa sicuramente più solida e
articolata rispetto il passato. Purtroppo il tempo stringe. Da
qui al 2027 al Friuli Venezia Giulia serviranno 100mila
lavoratori. Attenzione, non abbiamo bisogno di numeri ma di
competenze specifiche - ha puntualizzato Rosolen -. Tutti i
percorsi formativi che stiamo mettendo in campo sono tesi a
potenziare le competenze e ad attrarre i talenti richiesti dal
nostro tessuto economico".
"Il nostro obiettivo è quello di fare sistema per essere
all'altezza di questi fenomeni, valorizzando l'esistente e
cogliendo nuove opportunità di sviluppo grazie alle importanti
realtà presenti in Friuli Venezia Giulia nei settori
dell'innovazione e della ricerca".
"In quest'ottica - ha sostenuto Rosolen - va anche il
potenziamento della ricerca, la difesa del diritto allo studio
lungo tutta la vita e il rafforzamento del welfare territoriale
portato avanti dalla nostra Amministrazione insieme alle parti
datoriali e alle organizzazioni sindacali. Un welfare
territoriale garantito ai lavoratori del Friuli Venezia Giulia ma
anche a chi sceglie di trasferirsi nella nostra regione in cerca
di un miglioramento professionale".
Presenti all'assemblea di Confindustria Alto Adriatico anche gli
assessori alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, alle
Finanze Barbara Zilli e alle Infrastrutture Cristina Amirante.
"La Regione assieme a tutte le associazioni di categoria, tra cui
anche Confindustria Alto Adriatico, sta lavorando ad un piano per
lo sviluppo pluriennale del settore manifatturiero - ha
dichiarato Bini -. Sarà un documento di ampio respiro, che mira a
fornire al tessuto produttivo regionale gli strumenti e il
supporto per affrontare le grandi sfide del presente: la crescita
dimensionale delle imprese, i nuovi mercati dell'export, la
transizione digitale ed energetica, la difficoltà a reperire
manodopera specializzata. A questo proposito, i contributi di
alto profilo emersi dall'assemblea odierna, unitamente
all'Academy di Confindustria Alto Adriatico in Ghana,
rappresentano elementi cui la Regione guarda con interesse".
"Grazie alla capacità dei nostri imprenditori, all'autonomia
finanziaria propria della nostra Regione e a un virtuoso gioco di
squadra, continuiamo a sviluppare - ha commentato Barbara Zilli -
quelle linee strategiche fondamentali per garantire sempre
maggior competitività e crescita alla nostra comunità".
"In questo momento storico - ha aggiunto in conclusione Cristina
Amirante - è assolutamente indispensabile lavorare sul capitale
umano e in sinergia con il mondo delle professioni che, insieme
alle eccellenze scientifiche e formative del nostro territorio,
possono garantire quelle figure richieste dal tessuto economico
del Friuli Venezia Giulia".
ARC/TOF/al