Trieste, 03 feb - La Regione apre da subito un confronto con il sindacato, in un tavolo allargato anche alle associazioni degli imprenditori, per affrontare assieme i problemi dell'occupazione e gli strumenti per favorire la ripresa. Lo ha ribadito il presidente della Regione Renzo Tondo, intervenendo oggi al congresso regionale della UIL, che si aperto alla Stazione marittima di Trieste. La difficoltà del momento richiede però, secondo il presidente, un "atteggiamento di assoluta chiarezza". "È necessario che i problemi - ha precisato Tondo - siano affrontati con forza e determinazione. Per questo il confronto deve essere sui fatti, deve entrare nel merito delle scelte concrete, lasciando da parte le ideologie, con lealtà nei rapporti ma anche senza paura di dire le cose come stanno e senza temere il conflitto". Nella sua ampia relazione introduttiva, il segretario regionale della UIL Luca Visentini aveva definito molto positivi e tempestivi gli accordi sottoscritti con la Regione per estendere gli ammortizzatori sociali al maggior numero possibile di lavoratori, ma aveva anche riscontrato nell'azione regionale un'assenza di strategia, respingendo nel contempo le linee del nuovo Piano socio-sanitario. A questi rilievi ha risposto puntualmente Tondo, elencando le cose fatte: dopo molti anni si è riaperta in Friuli Venezia Giulia una stagione delle infrastrutture, a cominciare dalla terza corsia della A4; è stato avviato un rilancio coordinato della portualità regionale; sono state poste le basi per superare il gap nel campo energetico; accanto agli ammortizzatori sociali è stato approvato un pacchetto anticrisi di stimolo all'economia con il contributo costruttivo dell'opposizione. "Non so - ha detto - se queste sono strategie. Non mi interessano le parole, mi interessano i fatti". Il presidente ha anche indicato i temi su cui adesso occorrerà concentrare l'attenzione, a cominciare da un rafforzamento delle politiche attive del lavoro, perché ai primi segnali di ripresa non necessariamente corrisponderà un recupero dell'occupazione. E poi bisognerà essere capaci di attrarre nuove imprese, nella convinzione che il settore manifatturiero resta un pilastro dell'economia regionale. Per aumentare la competitività territoriale è perciò necessario, secondo Tondo, aprire un confronto con il Governo sulla fiscalità di vantaggio, ma anche avviare una profonda riforma della Pubblica amministrazione, coinvolgendo in particolare gli Enti locali e la Sanità, perché "il sistema così com'è non regge, non ci permette di affrontare le sfide del futuro". Il presidente ha difeso il nuovo Piano socio-sanitario con il quale si punta ad una "riqualificazione della spesa", in piena sintonia quindi - a differenza di quanto rilevato da Visentini nella sua relazione introduttiva - con le linee della "riforma Fasola", proprio perché si riparte dalla questione della rete ospedaliera. Nella preparazione della Finanziaria per il 2010, ha ricordato ancora Tondo, la Regione si è trovata con 260 milioni di euro in meno a fronte di costi in aumento, quando invece nella precedente legislatura all'aumento delle entrate era corrisposto il massimo aumento del debito. Di questo tutti, secondo il presidente, devono responsabilmente tenere conto. ARC/PF