L'assessore alla cerimonia di commemorazione del ritorno di
Monfalcone all'Italia
Udine, 18 set - "La commemorazione del ritorno di Monfalcone
all'Italia è sempre un momento commovente perché richiama a un
periodo drammatico di storia, caratterizzato anche
dall'occupazione delle truppe jugoslave, che ha segnato
profondamente e dolorosamente queste terre di confine. Oggi quei
confini fortunatamente sono caduti e questi territori hanno
riconquistato un ruolo strategico che li pone al centro
dell'Europa. Ma non bisogna mai dimenticare qual è stata la
storia e qual è la nostra identità. Ogni popolo ha il dovere di
ricordare le vicende del suo passato come guida per il suo
futuro. Le celebrazioni di oggi hanno proprio questo significato".
Sono le parole pronunciate questa mattina dall'assessore
regionale al Patrimonio e demanio, Sebastiano Callari, durante la
cerimonia di commemorazione dell'anniversario della Seconda
redenzione di Monfalcone che ha visto anche la deposizione delle
corone d'alloro in memoria dei Caduti nel monumento di via
Fratelli Rosselli. Il ritorno di Monfalcone sotto la sovranità
dell'Italia, come avvenne per Gorizia, fu sancito con i Trattati
di Parigi del febbraio 1947. Solo il 18 settembre il governatore
presentò alla delegazione italiana le autorità monfalconesi che
avevano collaborato con la Giunta militare alleata che si era
insediata nel giugno del 1945. Dopo cinque anni di governo
straniero - prima quello di occupazione militare tedesco, poi
quello alleato, inframezzato dai 40 giorni di occupazione delle
truppe jugoslave di Tito - Monfalcone tornò italiana.
"Un anniversario importante - ha ribadito Callari - perché
ricorda una data in cui questo territorio di confine uscì da un
periodo buio e carico di sofferenze atroci che ha segnato
duramente queste terre di frontiera. Nello stesso giorno - ha
ricordato l'assessore - entrarono in città la Compagnia
territoriale dei Carabinieri e i reparti della Guardia di finanza
e della Pubblica sicurezza. Davanti al municipio di allora venne
celebrata la cerimonia del passaggio dei poteri e la bandiera
italiana tornò finalmente a sventolare. Monfalcone così
riabbracciò la sua Patria, per la quale migliaia e migliaia di
giovani avevano combattuto durante la Grande Guerra, proprio
nelle trincee del nostro Carso".
ARC/LIS/al