SEGANTI, INVESTIRE IN FORMAZIONE FORZE DELL'ORDINE

Udine, 26 gen - Erano quaranta gli agenti, uomini e donne, coinvolti in una giornata di formazione nella sede della Questura di Udine per addestrarsi a difendere, con fermezza ma senza violenza, l'ordine negli stadi. L'assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, li ha incontrati durante la mattinata trascorsa al fianco del questore di Udine, Giuseppe Padulano, e del capo della Divisione Anticrimine, Luigi De Martino, che accompagnandola nelle stanze della Polizia scientifica si è soffermato con lei sugli oggetti che venivano usati per le indagini prima dell'avvento del digitale e, in genere, delle nuove tecnologie che oggi caratterizzano il lavoro della Polizia di Stato. Un'interconnessione sempre più completa tra le sale operative, ma soprattutto un riassetto complessivo dell'attività delle Forze dell'ordine da attuare facendo perno sulle risorse umane e sulla loro formazione, oltre che sull'implementazione dei moderni sistemi di sorveglianza: sono questi gli obiettivi che oggi la Regione condivide con Questure e Prefetture. Un progetto che completa il lavoro già fatto per incrementare la sicurezza sul territorio regionale oggi al centro del colloquio tra l'assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, ed il questore di Udine Giuseppe Padulano, che ha evidenziato l'importanza della collaborazione avviata in regione tra le istituzioni e gli uomini della Polizia di Stato, della Polizia Locale, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L'assessore ha partecipato, con molta attenzione, ad una lezione sul comportamento da tenere nei confronti di una persona investita dal gas lacrimogeno (acqua sulle parti scoperte, da versare sul capo, tenendo bene giù la testa per non inquinare il resto del corpo, e sulle mani; ma anche, semplicemente, dieci minuti davanti ad un getto ben freddo di aria condizionata), ha assistito ad un addestramento in poligono (ogni volta si sparano sino a 72 colpi) e ha visto come si infilano, in rapida sequenza, i caschi e si armano scudi e sfollagenti ''perché chi è pronto ad un corretto assetto di difesa non ha bisogno d'attaccare'' ha spiegato Padulano, sottolineando che le armi, di qualsiasi tipo siano, debbono incutere a tutti paura e rispetto. ''E' la sicurezza di poter passeggiare, andare serenamente allo stadio, portare i bambini a scuola ad essere essenziale per la qualità della vita dei cittadini'' ha dichiarato l'assessore, notando che oggi, in attesa di Pordenone e Gorizia che stanno completando le loro dotazioni, Udine e Trieste sono le uniche città d'Italia ad aver connesso le sale operative delle Forze dell'ordine, un primato che ha già cambiato il loro modo di lavorare e garantisce una potenzialità di controllo notevolissima. In particolare, l'assessore ha potuto toccare con mano la validità del percorso avviato con i protocolli sostenuti dalla Regione visitando, assieme al dirigente dell'Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico, Michele Ladislao, la sala operativa della Polizia di Stato e l'Unità di crisi, in grado di connettersi in ogni momento al Dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale. ''Abbiamo investito in dotazioni tecnologiche che vengono utilizzate in maniera eccellente da tutti gli operatori delle Forze dell'ordine'' ha detto l'assessore, sottolineando che anche i sistemi di videosorveglianza richiesti dai Comuni e finanziati dalla Regione servono a potenziarne l'attività e ricordando i due milioni di euro messi a disposizione dell'interconnessione delle sale operative nelle quattro province e il milione stanziato recentemente per implementare le dotazioni di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. ''Quest'anno abbiamo meno risorse - ha detto l'assessore - ma gli investimenti fatti sinora daranno un ritorno concreto nei prossimi 5 anni''. ''Intanto - ha concluso - abbiamo deciso di dare massima attenzione alla formazione della Polizia locale e l'ottimo accordo concluso con la Scuola di Polizia di Trieste ci permetterà di formare, entro l'anno, tutti i mille agenti che operano in Friuli Venezia Giulia''. ARCLVZ