Festeggiati i primi 60 anni dell'azienda che produce vini di
altissima qualità
Dolegna del Collio, 12 set - "Il Friuli Venezia Giulia ha la
fortuna di avere un patrimonio inestimabile dal punto di vista
agroalimentare. Un bene straordinario che alcune grandi famiglie
hanno saputo valorizzare al massimo, dando continuità nel tempo
alla propria attività, innovando le proprie capacità produttive e
accettando le nuove sfide del mercato. Realtà che sono cresciute
anche grazie all'apporto di tanti collaboratori. Un sistema può
funzionare solo quando tutti remano nella stessa direzione".
Lo ha affermato l'assessore alle Risorse agroalimentari,
forestali e ittiche Stefano Zannier che oggi a Dolegna del Collio
ha portato i saluti del governatore Fedriga alla cerimonia per i
60 anni di vita delle Aziende Agricole Livon che producono vini
distribuiti e conosciuti in più di 50 paesi del mondo. Prodotti
realizzati con particolare attenzione alla sostenibilità
ambientale.
Il fondatore, Dorino Livon, creò la prima cantina della famiglia
a Dolegna del Collio nel 1964 e la ribattezzò Vencò. L'azienda è
sempre rimasta a conduzione famigliare, tant'è che oggi, con la
nomina del giovane Matteo Livon ad amministratore delegato, si è
giunti alla terza generazione.
"Le istituzioni sono presenti a questo momento di festa per
testimoniare la vicinanza e il supporto del nostro sistema una
realtà importante per il Friuli Venezia Giulia. Siamo pronti - ha
rimarcato Zannier - a continuare a sostenere i progetti di
crescita delle Aziende Agricole Livon che devono essere portati
avanti in piena autonomia".
"Per fare impresa oggi è fondamentale mantenere una buona dose di
laicità nelle scelte da prendere. La decisione della famiglia
Livon di raggiungere la certificazione volontaria Sqnpi, il
sistema di qualità nazionale di produzione integrata che è
garanzia di tutela ambientale, è la dimostrazione - ha
puntualizzato Zannier - che si può fare viticoltura di qualità in
modo pragmatico".
Presente alla cerimonia anche l'assessore alle Attività
produttive e turismo Sergio Emidio Bini che ha ricordato quanto
l'enogastronomia sia uno dei principali canali di promozione del
Friuli Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale.
"In questi anni - ha spiegato Bini - la Regione ha messo a punto
una strategia integrata per far conoscere le proprie eccellenze
agroalimentari e con esse promuovere i territori dove hanno
origine. Una strategia che si basa su eventi, iniziative di
marketing accumunate dal claim identitario Io sono Friuli Venezia
Giulia che sta portando i primi frutti.
"Le produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria - ha
aggiunto Bini - si posizionano infatti al primo posto tra i
fattori di attrazione per i turisti stranieri, mentre il comparto
enogastronomico in Regione vale da solo 1,4 miliardi di export e
ha ancora ampi margini di crescita".
Secondo il report 2023 della società di analisi Demoskopika i
fattori vincenti per il Friuli Venezia Giulia dal punto di vista
turistico figurano le attrazioni naturali, l'offerta
enogastronomica e la facilità di raggiungimento della
destinazione, oltre a un buon rapporto prezzo/qualità
dell'offerta, il patrimonio storico, artistico e culturale e la
capacità ricettiva.
Se il turista italiano predilige le esperienze e le visite
culturali, i turisti da oltreconfine - in particolare austriaci e
sloveni - apprezzano le attività all'aperto, come ciclismo ed
escursioni a piedi.
Nel corso della cerimonia è stato infine annunciato che entro
fine anno sarà completata una nuova cantina a Dolegnano, una
frazione di San Giovanni al Natisone. Sarà uno spazio firmato
Livon con una zona dedicata all'affinamento in botti di rovere
selezionato ed anfore, con gli uffici commerciali ed infine con
enoteca aziendale e locali adibiti alle degustazioni.
ARC/RT/gg