Trieste, 14 gen - Sull'esempio di quanto ha fatto il Veneto per affrontare la crisi, le imprese chiedono alla Regione di finanziare i Comuni affinché possano avviare opere pubbliche piccole (fino ai 500 mila euro) ed immediatamente cantierabili, ma l'assessore regionale ai Lavori Pubblici Elio De Anna è categorico: "I Comuni spendano i fondi che già hanno a disposizione a tale scopo e che sono molti, tanto che abbiamo fatto una norma in Finanziaria che prevede la rinegoziazione di tali finanziamenti regionali in modo da consentirne l'utilizzo da parte di quelle amministrazioni comunali che li hanno tenuti fermi".
Citando, a tale proposito, i 65 milioni di euro a disposizione della manutenzione e della realizzazione delle strutture sportive, fondi che non hanno generato a tutt'oggi neanche un cantiere, De Anna conferma la disponibilità della Regione ad un tavolo di lavoro e di consulenza giuridica, ringrazia i Comuni capoluogo per l'assistenza data a quelli più piccoli, evidenzia l'importanza dello strumento degli appalti pubblici nella gestione del territorio e invita l'Anci ad attivare un sistema di supporto che consenta anche alle Autonomie locali meno strutturate di utilizzare correttamente gli strumenti normativi a disposizione.
"Il mondo della politica e quello della burocrazia debbono agire di pari passo per affiancare le imprese" spiega l'assessore, ricordando quanto fatto sinora dalla Regione per semplificare il settore (adeguamento alle disposizioni del Codice dei contratti pubblici per gli incarichi di progettazione di importo inferiore ai 100 mila euro; la possibilità di affidare gli incarichi senza bando di gara interpellando almeno 5 soggetti; aggiudicazione di contratti di lavori pubblici sottosoglia senza bando di gara anche agli appalti fino a 500 mila euro) e sburocratizzarlo (eliminando la fase relativa l'ammissibilità della spesa, prevedendo la concessione dei finanziamenti in base ad un mero studio di fattibilità per appalti inferiori al milione di euro e, al fine di accelerare la realizzazione delle opere, prevedendo un'unica proroga dei tempi in misura non superiore al 40 per cento della conclusione prevista).
"Abbiamo fatto persino di più - ha ricordato De Anna - ed in un'ottica di maggior semplificazione abbiamo stabilito che, per i lavori di minor complessità e di importo inferiore ai 200 mila euro, l'approvazione dell'elenco annuale dei lavori sostituisca l'approvazione del progetto preliminare". "Al fine di limitare l'utilizzo eccessivo del prezzo più basso - ha continuato l'assessore - abbiamo inserito, sempre nella legge 14/2002, due commi che prevedono l'utilizzo del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa nell'affidamento degli incarichi di progettazione"
"In entrambi i casi però siamo stati fermati dal Governo perché ciò non sarebbe in linea con le normative europee - ha concluso De Anna - ma abbiamo subito aperto un tavolo di lavoro con il ministro agli Affari regionali Raffaele Fitto e auspichiamo di risolvere la faccenda con il dialogo".
Nel tirare le fila, dopo la tavola rotonda moderata dal caporedattore centrale de "Il Piccolo" Fulvio Gon, di un dibattito sugli appalti pubblici che ha visto gli interventi del presidente della Regione, Renzo Tondo, del presidente dell'Ance regionale, Donato Riccesi e di Giuliana Pigozzo della segreteria regionale della CIGL, De Anna ha infine sottolineato l'importanza della platea e del tavolo dei relatori, recriminando però sulla mancata presenza della Corte dei conti, attore importante di un sistema che ha risvolti non sempre positivi per i pubblici amministratori.
ARC/LVZ