Bruxelles, 07 dic - Un maggior impegno della Ue per la
promozione delle fonti rinnovabili di energia ed il
coinvolgimento delle Regioni nelle strategie europee per
l'energia sono le richieste che il presidente del Friuli Venezia
Giulia Riccardo Illy, nella sua qualitÖ di presidente
dell'Assemblea delle Regioni d'Europa, ha formulato oggi a
Bruxelles al presidente Josá Manuel Barroso, nell'ambito del
cosiddetto "dialogo strutturato" sul Programma legislativo e di
lavoro 2007 della Commissione.
L'energia ed i cambiamenti climatici sono infatti tra le
"iniziative strategiche" del Programma 2007, sulle quali la Ue,
ha indicato lo stesso Barroso, intende mettere a punto misure
prioritarie "da adottare nell'arco dei prossimi 12-18 mesi".
Per l'Europa il problema del risparmio energetico ß ovviamente di
fondamentale importanza se si pensa che oggi la metÖ dell'energia
consumata in Europa deriva da combustibili fossili importati e
che, proseguendo in questa direzione, entro il 2030 questa
percentuale sfiorerÖ il 70 per cento.
E' necessario, ha sottolineato il presidente Illy, che la Ue sia
in grado di costruire un mercato dell'energia veramente europeo e
riduca, ad esempio, la differenza dei prezzi, fra gli Stati
membri, dell'elettricitÖ e del gas.
La futura carenza di petrolio richiede l'adozione di
considerevoli cambiamenti nel modo in cui oggi ß usata ed ß
prodotta l'energia: "per questo motivo - ha aggiunto - le Regioni
vogliono sostenere lo sforzo dell'Unione europea per favorire un
mercato dell'energia più competitivo ed anche meglio regolato.
Una forte crescita nelle fonti di energia rinnovabili contribuirÖ
a ridurre la complessiva domanda di petrolio, creando di
conseguenza una competizione positiva ed una diminuzione dei
prezzi dei combustibili fossili".
Illy ha poi individuato, ancora oggi, alcuni "colli di bottiglia"
nelle infrastrutture energetiche. Le reti per elettricitÖ e gas,
infatti, non vengono pianificate e sviluppate a livello europeo
ma in un contesto nazionale, mentre in una Ue contraddistinta dal
libero mercato anche queste infrastrutture avrebbero bisogno di
essere liberalizzate; la conseguenza della mancanza di energia a
buon mercato va dunque ad intralciare lo sviluppo economico
regionale.
Le Regioni sono pertanto pronte, ha sottolineato Illy a Barroso,
a fornire il proprio aiuto all'Europa per favorire la
liberalizzazione del mercato e per incrementare l'utilizzo delle
fonti energetiche rinnovabili "ma credo anche che su questi temi
la Ue e in particolare la Commissione europea dovrebbero
coinvolgere molto di più le realtÖ regionali".
A Barroso, nell'odierno "dialogo strutturato", si ß rivolto anche
l'assessore regionale per le Relazioni Internazionali e
Comunitarie del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, che ß
intervenuto per conto dell'Associazione (AGEG) che riunisce in
Europa le Regioni di confine.
Iacop, vicepresidente dell'AGEG - all'incontro hanno anche
partecipato l'assessore regionale Roberto Cosolini ed il
consigliere regionale Isidoro Gottardo - ha messo in luce il
ruolo svolto dall'Associazione per la creazione dei "Gruppi
europei di cooperazione territoriale/GECT", fulcro giuridico per
la nascita dell'Euroregione e strumento fondamentale per lo
sviluppo della cooperazione territoriale sui confini, come ha
successivamente auspicato anche Barroso.
Occorre ora, ha evidenziato Iacop, che lo strumento del GECT
venga applicato nel maggior numero possibile di progetti
transfrontalieri ma anche nei grandi progetti di portata
interregionale e transnazionale, che vengano, ad esempio, a
riguardare le infrastrutture ed il campo ambientale.
L'assessore Iacop ha infine espresso la preoccupazione che per
l'applicazione dei GECT gli Stati tendano in qualche modo a
rallentare le procedure relative al quadro giuridico necessario,
a livello nazionale, per l'attuazione di questo strumento.
ARC/RM