Agricoltura: Zannier, Ersa testa irrigazione mais e vitigni resistenti

Pozzuolo del Friuli, 7 ago - "Quella di oggi è un'importante giornata di restituzione del lavoro di Ersa, condotto assieme all'Università di Udine e ai Consorzi dell'Unidoc, riferita ai risultati emersi dalla ricerca svolta sui sistemi di fertirrigazione del mais e sui vitigni resistenti. Per la Regione è motivo di soddisfazione poter attestare che il lavoro svolto con estremo rigore scientifico riesce a fornire dati attendibili a sostegno delle scelte future degli agricoltori e del sistema vitivinicolo". L'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier ha espresso così la propria soddisfazione per quanto ha potuto vedere oggi nella sede dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) a Pozzuolo del Friuli dove si è svolto il "Demo Day 2024", una giornata dimostrativa aperta agli interessati per illustrare i risultati delle sperimentazioni condotte da Ersa. Le ricerche hanno riguardato due settori: la validazione dei modelli AgriCS sul mais coltivato in sede e le sperimentazioni condotte sui vitigni resistenti, con visita al vigneto sperimentale e successivo convegno nella biblioteca comunale per illustrare specificamente alcuni aspetti dell'adattamento dei vitigni all'ambiente e il futuro dell'enologia. Come ha rilevato Zannier "la valutazione degli andamenti della gestione dell'irrigazione ad alta efficienza e della fertirrigazione sul mais, condotta nei campi test, ci consente di mettere a disposizione una serie di dati tecnici univoci e di poter confrontare al contempo i risultati ottenuti con una modalità rispetto ad un'altra. In questo modo diamo evidenza agli agricoltori dei vantaggi rappresentati da queste nuove metodologie, che riducono la dispersione sia dell'acqua che dei fertilizzanti". Quanto alla ricerca sui vigneti resistenti, condotta da Ersa fin dal 2019, Zannier ha sottolineato che "il progetto è costituito principalmente da varietà resistenti messe in campo nelle medesime condizioni e raffrontate tra loro; a ciò si aggiunge che i prodotti vinificati consentono di apprezzare sia le valutazioni di tipo agronomico e fitosanitario che quelle qualitative". "Le attività tecniche gestite con questo rigore scientifico restituiscono dati oggettivi - ha aggiunto l'assessore -, così che viene data un'indicazione valida delle potenzialità di questi vitigni, in un'area centrale della nostra regione sufficientemente rappresentativa del territorio". Sono 35 le varietà resistenti testate da Ersa e avviate al procedimento per la registrazione nei repertori regionali. ARC/SSA/gg