Udine, 11 dic - Potranno essere a disposizione tra circa un mese nelle mani delle famiglie dei 169 disabili gravissimi, 15 dei quali bambini sotto i dieci anni, i contributi previsti dal nuovo Fondo regionale per persone in coma, stato vegetativo o di minima coscienza a seguito di cerebrolesioni, pazienti con mielolesioni o patologie neurologiche involutive, che richiedono assistenza a domicilio integrata e continuata su tutte le 24 ore.
Presentato oggi a Udine dall'assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, il fondo, finanziato per quest'anno con 1 milione e 273 mila euro (dei quali 375 mila euro messi a disposizione delle Fondazioni bancarie) e che verrà raddoppiato nel 2010, darà dunque risposta ai bisogni di 169 persone (i casi segnalati in regione erano in tutto 262, dei quali 93 sono stati giudicati inammissibili) che potranno ricevere un contributo annuo di 12.240 euro, cumulabile anche con i benefici previsti dal FAP, Fondo per l'autonomia possibile e per l'assistenza a lungo termine fino ad un massimo di 20 mila euro annui.
"Il Fondo per gravissimi è un esempio concreto del cosiddetto welfare di comunità, ossia la presa in carico da parte di un intero sistema - economia, politica, associazioni, famiglie - dei bisogni ineludibili e crescenti della comunità. Un sistema che porterà un valore aggiunto non solo ai servizi sanitari ma all'intero welfare del Friuli Venezia Giulia, regione che si pone all'avanguardia nella risposta ai bisogni dei gravissimi", ha commentato Kosic, inquadrando l'iniziativa nata sperimentalmente, "ma che - ha assicurato - diverrà stabile", in un settore in cui finora l'assistenza era per il 90 per cento a carico delle famiglie, come denunciato dal Libro bianco sul welfare del Ministero.
Il ringraziamento di Kosic è andato al presidente della Regione Renzo Tondo, per aver sostenuto politicamente in ogni sede l'intervento - la cui cronistoria parte il 3 dicembre 2008 e si conclude a tempo di record con la delibera di Giunta del 26 novembre 2009 -, alle Fondazioni CRTrieste, CariGO e CRUP Udine e Pordenone, per "aver sostenuto nella sua fase di avvio un progetto sperimentale", al mondo delle associazioni, in primis la Consulta regionale dei disabili, e infine alle famiglie.
"Questo fondo non è solo un investimento di risorse economiche, ma è la somma di responsabilità condivise tra famiglie, le istituzioni, il mondo economico. La dimostrazione che la solidarietà che le comunità possono esprimere non è un'emozione ma un fatto concreto", ha affermato Kosic.
Il Fondo, è stato spiegato, è concesso agli enti gestori del servizio sociale dei Comuni secondo criteri stabiliti con regolamento che prevede come soglia di ammissibilità al beneficio un ISEE del nucleo familiare di 60.000 euro.
Ad avere segnalato il maggior numero di persone ammesse ai contributi- nella metà dei casi, giovani (17 per cento) o anziani (32 per cento) - è la Ass Triestina (45 casi, ossia il 26 per cento), a seguire il Medio Friuli (17 per cento), Bassa Friulana (20 per cento), Friuli occidentale (17 per cento), Isontina (8 per cento) e Alto Friuli (7 per cento).
Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente della CariGo, Franco Obizzi, il segretario generale della Fondazione CRTrieste, Paolo Santangelo, il presidente della Fondazione Crup, Lionello D'Agostini e Mario Brancati, presidente della Consulta regionale delle persone disabili.
ARC/EP