Trieste, 10 dic - Un protocollo d'intesa tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed il Comando regionale della Guardia di Finanza è stato firmato oggi dal presidente Renzo Tondo e dal generale di Brigata Gianluigi Miglioli. Finalità del documento, siglato dal presidente Tondo e dal gen. Miglioli alla presenza dell'assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti, è di migliorare l'efficacia complessiva dei controlli in materia di finanziamenti delle politiche strutturali e di coesione dell'Unione europea, agevolando il recupero delle somme per qualsiasi motivo indebitamente incassate da soggetti richiedenti nell'ambito di programmi cofinanziati, nonché di assolvere l'obbligo in capo a ogni Stato membro dell'Unione d'immediata comunicazione alla Commissione delle irregolarità accertate e di favorire ogni opportuna sinergia nell'espletamento delle attività di controllo di rispettiva competenza e di evitare sovrapposizioni e duplicazioni. Come ha messo in evidenza il presidente Tondo, "tale documento conferma ed amplia la leale cooperazione già positivamente consolidata tra Guardia di Finanza e Regione, che ha tutto l'interesse ad incentivare la lotta all'evasione fiscale, a maggior ragione oggi che le entrate regionali derivanti dai gettiti erariali riscossi, a causa della difficile situazione economica in atto, risultano in calo". Gli ha fatto eco il gen. Miglioli: "viene suggellata e potenziata, con l'odierno protocollo, una collaborazione, già proficuamente in atto con la Regione, che consentirà alla Guardia di Finanza di disporre con sistematicità di informazioni basilari per l'attività di controllo, rafforzando il proprio impegno a servizio della collettività, sul fronte del controllo delle spese, a tutela del corretto impiego dei fondi pubblici". In buona sostanza, la Regione metterà a disposizione della Guardia di Finanza le banche dati dei percettori dei finanziamenti comunitari e di tutte le altre operazioni connesse, nonché dei fatti configurabili come violazione delle norme e quanto altro risulti utile all'attività di controllo e recupero di somme indebitamente percepite. La cooperazione tra la Guardia di Finanza e la Regione consentirà, infine, di evitare duplicazioni nell'attività di controllo. Da parte sua la Regione s'impegna anche a sviluppare ogni utile e concreta iniziativa per la messa a disposizione alla Guardia di Finanza di beni e/o servizi necessari per organizzare e realizzare compiutamente le attività operative. ARC/NNa/RM