L'assessore all'incontro con sindaci in Prefettura. "Molto
positivi anche i dati a 4 mesi dall'istallazione Autovelox su
Cimpello-Sequals"
Pordenone, 20 lug - "Dopo il completamento dei lavori di messa
in sicurezza della carreggiata, da parte dell'Edr Pordenone, la
strada ex provinciale 22 per Clauzetto da oggi è riaperta al
traffico in entrambe le direzioni e senza più le limitazioni che
ne avevano reso necessaria la chiusura notturna. In contemporanea
è stato avviato un servizio gratuito di messaggistica, in
particolare per i residenti ma accessibili a tutti i cittadini
che vogliano iscriversi, che consentirà, grazie al sistema dei
sensori che è attivo sulla frana, di ricevere in tempo reale
tutte le informazioni relative alla percorribilità della strada".
Lo ha annunciato questa mattina l'assessore regionale alle
Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, nel corso di un
incontro in Prefettura a Pordenone al quale hanno partecipato,
oltre ai vertici dell'Edr, i sindaci di Clauzetto e Vito d'Asio.
La provinciale 22 della Val Cosa era stata interrotta lo scorso
mese di novembre in seguito a una importante frana. Nei mesi
successivi - per la necessità di realizzare i lavori - era stata
riaperta in alcuni periodi con delle limitazioni orarie. Da oggi
la strada è completamente riaperta. Il sistema di messaggistica
(le informazioni sul sito www.pordenone.edrfvg.it) avviato per la
ex provinciale 22 della Val Cosa potrà in futuro essere "copiato"
anche per le informazioni ai cittadini rispetto alla chiusura di
ponti, gallerie o guadi dei fiumi.
"Nel recente assestamento di Bilancio - ha poi informato Amirante
- abbiamo stanziato 7 milioni di euro come promesso al territorio
al fine di studiare e progettare una variante che modificherà il
tracciato dal tratto interessato alla frana spostandolo
dall'altra parte del corso d'acqua, dove vi è una situazione
legata alla geomorfologia del terreno che assicurerà maggiore
sicurezza alla futura viabilità".
Nell'incontro con il prefetto di Pordenone Natalino Domenico
Manno si è anche fatto un primo bilancio dopo l'installazione,
nello scorso mese di aprile, del sistema di Autovelox lungo la
strada regionale 177, la Cimpello-Sequals, volto a ridurre la
velocità dei mezzi dopo che si erano verificati incidenti anche
mortali. Nei 112 giorni "testati" - secondo i dati forniti dalla
Prefettura - si è registrato il passaggio di un milione di mezzi
(circa 500 mila per ciascuno dei due sensi di marcia), mentre le
sanzioni registrate sono state complessivamente 608, 558 rilevate
dagli Autovelox fissi, mentre 50 rilevate dai controlli con i
dispositivi mobili dalle pattuglie della Polizia stradale e delle
Polizie comunali dei Comuni attraversati dalla strada. Una media
di 5 infrazioni al giorno.
"Si tratta di un bilancio molto positivo - ha sottolineato
l'assessore - in quanto, in poco meno di quattro mesi, su un
milione di veicoli transitati, soltanto 608 sono state le
violazioni riscontrate sul fronte della velocità. Sono molte di
meno - ha precisato l'esponente della Giunta regionale - rispetto
a quelle che erano state riscontrate nel periodo precedente
all'installazione del doppio Autovelox. Si tratta di infrazioni
che fanno emergere una velocità ovviamente fuori norma, ma che
non raggiunge le punte assai elevate che venivano registrate
precedentemente. Evidentemente il sistema di controlli, sia con i
dispositivi fissi che con quelli mobili attuate dalle Forze
dell'ordine, sta andando nella giusta direzione visti i buoni
risultati sul fronte della prevenzione e della sicurezza
raggiunti in questi primi quattro mesi".
"La guardia certo non calerà - ha aggiunto Amirante - e siamo
consapevoli che resta ancora del lavoro da fare per quanto
riguarda la parte infrastrutturale della strada e i rimanenti
tratti non interessati dall'Autovelox. In particolare, rispetto
al possibile allargamento della sezione stradale legato alla
possibilità di prevedere una corsia per i veicoli lenti per
ciascun senso di marcia. Le quattro corsie complessive
consentirebbero una forte riduzione del rischio anche nelle fasi
di sorpasso che, come si è visto in passato, hanno causato anche
incidenti dall'esito mortale".
ARC/LIS/gg