GIUSTIZIA: TONDO INSEDIA CONSULTA REGIONALE

Trieste, 03 dic - Si è insediata oggi a Trieste, alla presenza del presidente della Regione Renzo Tondo, la Consulta regionale permanente della giustizia, organismo previsto nel Protocollo di intesa e collaborazione in materia di potenziamento del servizio giustizia sottoscritto nel luglio scorso dallo stesso Tondo e dal ministro della Giustizia Angelino Alfano. Con questo documento, ha ricordato Tondo, si amplia un'iniziativa avviata nel 2006 dalla precedente Amministrazione regionale e dal precedente Governo. Alla riunione di insediamento era presente l'assessore al Personale, Organizzazione e Sistemi informativi Andrea Garlatti. Obiettivo della Consulta è diventare, come ha sottolineato Tondo, una sede di ascolto, discussione e confronto sui temi che riguardano il "servizio giustizia", per migliorarlo rafforzando i rapporti con il territorio, quindi con interventi "dal basso", secondo i principi della leale collaborazione fra istituzioni e della sussidiarietà. Del nuovo organismo, che è presieduto dal presidente della Regione, fanno parte magistrati, avvocati e amministratori locali: il presidente della Corte d'appello, i presidenti dei Tribunali del Friuli Venezia Giulia, il presidente del Tribunale dei minori, il presidente dell'Ordine degli avvocati del Triveneto e degli Ordini territoriali, il presidente del Tribunale amministrativo regionale, i sindaci dei capoluoghi di provincia e di Tolmezzo. "Il 'servizio giustizia' - ha detto Tondo all'atto dell'insediamento - deve essere inteso come un servizio al cittadino, ossia come l'insieme delle attività che concorrono a rendere effettive e tempestive le risposte alle esigenze di giustizia espresse dalla società". "È perciò mia profonda convinzione - ha aggiunto - che gli Enti del territorio possano fare molto per migliorare tale servizio, pur nella limitatezza dei compiti che l'ordinamento costituzionale affida loro". Il "servizio giustizia" non funziona anche perché, secondo il presidente della Regione, basata su una organizzazione eccessivamente centralizzata. Da ciò la volontà dell'Amministrazione regionale di contribuire concretamente all'informatizzazione degli uffici giudiziari, allo scambio di esperienze in campo organizzativo, al rafforzamento degli organici attraverso l'invio con la formula del comando di personale regionale e, in prospettiva, di quello degli Enti locali. Nel dare attuazione al Protocollo, Tondo ha indicato come priorità la "questione giovanile", che costituisce una "vera emergenza nell'emergenza". Tra le ipotesi previste, iniziative nelle scuole per rafforzare la cultura della legalità e la possibilità, per i minori, di svolgere lavori socialmente utili. ARC/PF