Trieste, 30 nov - Una Regione virtuosa, che sa coniugare autonomia e responsabilità, una regione che sta già anticipando e in qualche caso ha già attuato i principi delle riforme dell'Università e dell'istruzione in fase di definizione da parte del Governo nazionale, che dispone di un sistema di ricerca di eccellenza grazie a una rigorosa programmazione e gestione oculata delle risorse. Con queste considerazioni si è conclusa stasera la visita in Friuli Venezia Giulia del ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Mariastella Gelmini, che è stata accompagnata dal presidente della Regione Renzo Tondo e dai due assessori competenti, Alessia Rosolen (Università e Ricerca) e Roberto Molinaro (Istruzione). La giornata è stata molto intensa. Dopo essere stata al Sincrotrone, il ministro ha incontrato i rettori delle Università di Udine e Trieste, Cristiana Compagno e Francesco Peroni, assieme al direttore della SISSA Stefano Fantoni, quindi la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame. Dopo una colazione riservata con il presidente Tondo, c'è stato l'incontro con la Giunta regionale. "La nostra autonomia - ha sottolineato Tondo - non è un privilegio ma una responsabilità, come abbiamo dimostrato nei settori delle sanità e delle infrastrutture. Non chiediamo né privilegi né trattamenti preferenziali, ma vogliamo partecipare al processo di riforma avviato dal ministro, che condividiamo pienamente. Questo momento di difficoltà deve diventare l'inizio di un percorso virtuoso, non il pretesto per la solita lamentazione sulla mancanza di risorse". In occasione della riunione di Giunta, sono intervenuti diversi assessori per un approfondimento sui problemi di loro competenza. L'assessore Rosolen ha illustrato le linee delle riforme regionali in materia di ricerca, coordinamento fra Atenei, finanziamento alle Università, diritto allo studio, che anticipano gli indirizzi ministeriali. Molinaro ha invece toccato i temi dell'attuazione del Titolo V della Costituzione in materia di istruzione, dell'edilizia scolastica, del friulano, delle scuole professionali. Il ministro Gelmini ha garantito la piena collaborazione del ministero su tutti i temi sollevati. "Da questa visita - ha detto il ministro - traggo motivo di conforto. Ho trovato senso di responsabilità, impegno a lavorare, concretezza. La riforma dell'Università e della scuola, cioè la valorizzazione del capitale umano, è la più forte risposta che possiamo dare alla crisi". Il ministro ha voluto in particolare sottolineare l'importanza dell'incontro con i rettori, dai quali è emerso "lo sforzo riformatore, la volontà di condividere le responsabilità e non rimbalzarle sul ministero, di razionalizzare le risorse migliorando nello stesso tempo l'offerta formativa". Le Università di Udine e Trieste già dispongono, tra l'altro, di sistemi di valutazione affidati a organismi indipendenti esterni, così come indicato dal progetto di riforma ministeriale. Dall'incontro con la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale, inoltre, è emerso che in tutto il Friuli Venezia Giulia i precari sono solo 29. "La migliore risposta - ha detto il ministro Gelmini - a chi ci accusava di voler 'precarizzare' la scuola". ARC/PF