REGIONE FVG. OK AULA A RENDICONTO 2023: 13 MLD EURO LE ENTRATE TOTALI

(ACON) Trieste, 23 lug - Con il disegno di legge di rendiconto vengono approvati i principali saldi finanziari della gestione 2023 della Regione Fvg: è con questo incipit che l'Aula ha accolto il ddl 22 (sì del Centrodestra, no del Gruppo Misto e astensione di Pd e Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), illustrato in apertura d'esame da Alessandro Basso (FdI) quale relatore per la maggioranza e da Andrea Carli (Pd) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) relatori per la minoranza. "Questo documento è particolarmente rilevante e ricco di significato - aveva spiegato Basso - perché ci consente di analizzare le politiche perseguite dall'Amministrazione regionale nello scorso anno, oltre a sbloccare la quota libera del risultato di amministrazione che sarà applicata nel prossimo Assestamento di bilancio per programmare nuovi investimenti per il futuro". "Come ha ricordato l'assessore Barbara Zilli - aveva evidenziato il consigliere - gli investimenti regionali sono in crescita (+58% nel 2023 rispetto al 2021) e crescono gli impegni e i pagamenti della Regione (+ 57%)". "Se ricordiamo gli avanzi di bilancio degli anni precedenti - aveva invece commentato Carli - notiamo che si conferma il trend di avanzi record. Viene da chiedersi come anticipare il riconoscimento delle entrate certe evitando di lasciare in cassa troppe risorse che potrebbero, invece, essere utili se usate per tempo. Nonostante tutta questa massa di risorse, i problemi rimangono gli stessi da anni. Come sottolineato dalla Corte dei Conti nel giudizio di parifica sul Rendiconto 2023, le notevoli capacità di spesa di cui questa Giunta dispone non vengono messe a frutto adeguatamente per risolvere le criticità nei due settori fondamentali della gestione amministrativa regionale: comparto sociosanitario ed enti locali". Inoltre, per Carli "circa la metà delle operazioni osservate è stata oggetto di rilievi da parte della Corte dei Conti, con un peggioramento rispetto alle dichiarazioni di affidabilità del Rendiconto 2023 della Regione Fvg (Das) e di Legittimità e regolarità delle relative operazioni degli anni precedenti". "Non vi sono dubbi sull'affidabilità contabile del Rendiconto presentato, né sulla solidità finanziaria della Regione Fvg nel 2023", aveva poi esordito Honsell, accusando però "l'assenza di discussione nella Commissione di merito rendendo estremamente ardue le possibili analisi dei dati", una mancanza di ragionamenti che portano al "mero appiattimento ad un adempimento contabile". "Un dato utile in questo Rendiconto avrebbe potuto essere quello della percentuale di contributi, incentivi e misure di sostegno economico rispetto agli investimenti strutturali. Assicurare formazione e consolidare il lavoro - aveva aggiunto Honsell - sono ben più importanti degli interventi spot. E sapere quanti, tra contributi, incentivi e ristori erano commisurati al bisogno e quanti quelli erga omnes a fondo perduto", aveva suggerito preannunciando un voto contrario al ddl e rifacendosi anche lui ai rilievi della Corte dei Conti. Critiche poi rigettate dalla titolare della finanza regionale, l'assessore Zilli, che ha ribadito la bontà dell'operato della Regione e come il Rendiconto sia tutt'altro che un documento contabile piatto, certificato proprio dal giudizio finale della Corte dei Conti. Illustrando gli 8 articoli del ddl 22, nella sua relazione Basso ha menzionato le poste principali, come "le entrate accertate e le spese impegnate nell'esercizio finanziario 2023, che ammontano rispettivamente a 9.104.590.244,38 euro (dei quali riscossi 8.417.161.517,43) e 8.413.483.620,23 euro (di cui già pagati 7.543.616.501,94). A fronte di 687.428.726,95 euro da riscuotere, ne rimangono da pagare 869.867.118,29". Inoltre, "le entrate totali sommano a 13.034.220.326,80 euro di cui 2.581.255.701,32 euro relativi al Fondo pluriennale vincolato e 1.348.374.381,10 costituenti l'avanzo di amministrazione applicato. Passando al quadro delle spese, invece, il totale a pareggio ammonta anche in questo caso a 13.034.220.326,80 euro suddivisi tra 11.779.228.626,29 relativi al totale delle spese impegnate nell'esercizio 2023 comprensive, oltre che della cifra citata legata alla competenza, della quota di 3.365.745.006,06 euro relativa al Fondo pluriennale vincolato di spesa e 1.254.991.700,51 euro costituenti l'avanzo di competenza". "I residui attivi dell'esercizio 2022 e precedenti - prosegue la nota - vengono determinati in complessivi 1.182.597.783,87 euro, dei quali riscossi 531.974.336,87. I residui passivi dell'esercizio 2022 e precedenti, invece, totalizzano in 1.491.356.454,40 euro, dei quali pagati 774.054.646,83. Tenuto conto che vi sono stati disimpegni per 48.871.557,07 euro, questi vengono ricalcolati in 668.430.250,50 euro. I residui attivi totali al 31 dicembre 2023 sono determinati, come dal conto del bilancio, in complessivi 1.304.516.098,39 euro mentre quelli passivi in 1.538.297.368,79". Individuando la composizione del Fondo pluriennale vincolato in entrata e in spesa, si legge che "in ingresso questo somma a 2.581.255.701,32 euro, di cui 273.595.389,23 di parte corrente, 2.302.653.355,38 di parte capitale e 5.006.956,71 per incremento di attività finanziarie. In uscita, invece, il Fondo si attesta a 3.365.745.006,06 euro, di cui 413.870.008,01 di parte corrente, 2.927.870.506,21 di parte capitale e 24.004.491,84 per incremento di attività finanziarie". "La situazione di cassa - fa sapere da ultimo il consigliere di FdI - al 31 dicembre 2023 è determinata in 66.657.562.928,63 euro, mentre il risultato di amministrazione è pari a 3.287.427.994,03 euro: 1.660.232.191,42 di parte accantonata, 919.494.672,46 di parte vincolata, 4.370.583,21 di parte destinata agli investimenti e 703.330.546,94 di parte disponibile". ACON/RCM-fc