Trieste, 23 nov - "L'Unione europea guarda al Progetto prioritario n.6 (PP6), l'asse ferroviario da Lione verso Budapest ed il confine magiaro/ucraino, passando per Trieste, Lubiana e Budapest, come ad una direttrice strategica per le economie a Sud delle Alpi e per il Centro-Est Europa". Lo ha confermato oggi al presidente della Regione Renzo Tondo il coordinatore del PP6, l'olandese Laurens Jan Brinkhorst, che nel Palazzo della Regione a Trieste ha partecipato ad una riunione - un "tavolo di monitoraggio", ha sottolineato lo stesso Tondo - anche in vista dei suoi prossimi incontri a Roma con i vertici del ministero delle Infrastrutture e Trasporti ("a livello tecnico", ha ricordato l'assessore Riccardi) ed in Slovenia con il segretario di Stato ai Trasporti Igor Jakomin. Con il presidente Tondo ed il coordinatore Brinkhorst sono intervenuti oggi l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, l'assessore all'Economia del Veneto Vendemiano Sartor, gli europarlamentari Antonio Cancian e Debora Serracchiani (entrambi membri della Commissione Trasporti del Parlamento di Strasburgo), il presidente del gruppo del Ppe al Comitato delle Regioni di Bruxelles, Isidoro Gottardo, e l'amministratore delegato di Italferr Renato Casale. "Friuli Venezia Giulia e Veneto - ha rilevato il presidente Tondo - ribadiscono la necessità, per il Nord-Est italiano e per l'intero nostro Paese, della priorità di realizzazione di questo corridoio ferroviario. Abbiamo dunque confermato al coordinatore Brinkhorst l'impegno congiunto delle due Regioni per questa infrastruttura e la nostra azione di stimolo nei confronti del Governo nazionale, nella consapevolezza dell'estrema attenzione per questa direttrice da parte della Ue", che ha deciso di stanziare risorse pari a 54 milioni di euro per la progettazione della tratta transfrontaliera Trieste-Divaccia, ha osservato l'esponente Ue. "Andiamo dunque avanti", ha ribadito l'assessore regionale ai Trasporti, confermando assieme al presidente Tondo la stretta collaborazione con il Veneto (è importante risolvere con il Veneto il tracciato dell'asse ferroviario, ha ricordato Brinkhorst), "su un progetto fondamentale ma complesso che deve essere perfezionato e deve trovare un maggior consenso con il territorio coinvolto", ha espresso Riccardi. Ed entrambi gli europarlamentari, Cancian e Serracchiani, hanno assicurato il loro intervento ("ci mettiamo a disposizione", hanno detto), mentre Gottardo e Sartor hanno richiamato la vitale esigenza del Progetto prioritario n.6 per le due regioni, un elemento essenziale per le politiche di coesione del Friuli Venezia Giulia, ha aggiunto il capogruppo Ppe al Comitato delle Regioni. "Entro la fine 2010 siamo in grado di confermare la conclusione della progettazione preliminare avanzata della Venezia-Ronchi Sud", ha quindi dichiarato Riccardi, mentre l'ad di Italferr - più in generale - ha evidenziato come la progettazione preliminare di tutta la tratta FVG/Veneto sia coperta da adeguate risorse finanziarie. Casale ha infine richiamato le questioni ancora aperte sulle diverse porzioni di questa direttrice, in particolare dall'aeroporto "Marco Polo" di Venezia a Portogruaro (Italferr sta valutando con attenzione l'"opzione" della cosiddetta "litoranea corta", con l'affiancamento all'autostrada ad Est di Portogruaro) e da Ronchi Sud a Trieste, sulla quale si sta verificando una "riedizione ed una ridefinizione" del tracciato tenendo presenti le osservazioni giunte dal territorio, verificando nel contempo la possibilità di inserire alcune varianti sul tratto transfrontaliero da Trieste a Divaccia (Slovenia). ARC/RM