Salute: Riccardi, Urologia Gorizia in 5 anni centro di eccellenza

L'assessore alla consegna del nuovo ecografo con un bilancio attività Gorizia, 18 lug - "La storia che parte nel 2018 nel reparto di Urologia di Gorizia è un esempio di successo: l'obiettivo cinque anni fa era quello di farlo diventare un centro di eccellenza e i dati illustrati oggi dimostrano che è così. Investimenti importanti hanno portato a questo risultato che dà ragione a un percorso prospettico e caratterizzato da senso di responsabilità". Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi alla presentazione del nuovo ecografo acquistato dal reparto dell'ospedale San Giovanni di Dio, grazie a una donazione della Cassa Rurale Fvg. Durante l'incontro, il direttore della SC Urologia Gorizia Monfalcone, Fabio Vianello, assieme al direttore generale di Asugi Antonio Poggiana, ha presentato un bilancio dell'attività ambulatoriale e chirurgica dal suo insediamento alla direzione della struttura complessa nel 2018 ad oggi. "Abbiamo scelto la progettualità che il sistema professionale ci proponeva - ha ricordato Riccardi - e siamo andati oltre quello che suggerivano freddi indicatori e standard: la storia di Gorizia è esemplare perché qui c'è una qualità professionale altissima in grado di rendere attrattivo il reparto, investimenti adeguati e modelli organizzativi efficienti. Quando si deve affrontare il tema della concentrazione e della razionalizzazione, dovuto non solo a più limitate risorse economiche ma soprattutto a scarsa disponibilità di capitale umano, questo è un percorso modello". In cinque anni dal 2019 al 2014 il reparto, che ha una dotazione letti di 19+2 posti in struttura Dipartimentale, ha registrato un +30 per cento circa di attività ambulatoriale (da 12.000 a 16.000 interventi). Anche l'attività chirurgica, sia oncologica che endoscopica, ha dati tutti in aumento: basti il raffronto generale tra gli 887 interventi del 2018 e i 1087 del 2023. Dal 2021 sono state acquisite 683 biopsie fusion. Il direttore Vianello ha assicurato che anche durante il periodo Covid i pazienti oncologici non sono mai stati lasciati indietro; restano da recuperare lievi ritardi nelle patologie non oncologiche che durante il periodo della pandemia si sono inevitabilmente accumulati. Quanto al personale, dal 2020 ad oggi i dirigenti medici sono aumentati da 6 a 10, mentre il personale infermieristico è ancora sotto organico. "La carenza è generale e servono risposte strutturali: siamo ancora ancorati ad un modello che potrebbe evolvere, facendo crescere gli infermieri in competenze professionali e facendogli cedere alcune mansioni che potrebbero essere svolte da livelli organizzativi inferiori" ha spiegato Riccardi. Il nuovo strumento è stato illustrato alla presenza anche del presidente della Cassa Rurale FVG Tiziano Portelli e dell'assessore alle Politiche sociali, famiglia, disabilità e assistenza sanitaria del Comune di Gorizia Silvana Romano: leggero e maneggevole, permetterà ai professionisti di spostarsi al bisogno dall'ambulatorio alla sala operatoria, e consentirà maggiore accuratezza delle visite urologiche, autonomia operativa dell'assistenza ecografica intraoperatoria e delle biopsie prostatiche tipo fusion e un'interscambiabilità di tutte le sonde in caso di guasto di uno degli apparecchi. ARC/EP/al