Pordenone, 17 lug - "Nelle parole di questi ragazzi ho
ripercorso anche una storia personale di emigrazione che hanno
vissuto alcuni miei familiari. Sono immagini e storie che ci
fanno capire quanto siano importanti questi progetti proposti ai
corregionali all'estero, con i quali vengono mantenute salde le
radici e le tradizioni nonostante il passare del tempo".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture Cristina
Amirante incontrando oggi a Pordenone alcuni corregionali
dell'Ente friulano per l'assistenza sociale e culturale degli
emigranti (Efasce) presenti in questo periodo dell'anno nella
Destra Tagliamento nell'ambito dei due progetti avviati
dall'associazione denominati "Alla scoperta delle proprie radici"
dedicato ai giovani e "Destinazione FVG" rivolto invece ai gruppi
familiari. Alla presenza del presidente del sodalizio pordenonese
Gino Gregoris, l'esponente dell'Esecutivo regionale ha posto in
risalto l'importanza di mantenere salde le radici con coloro i
quali sono ora residenti all'estero ma le cui radici affondano in
questa parte del Friuli Venezia Giulia.
"È stato bello sentire dai racconti di questi ragazzi - ha detto
Amirante - il modo in cui è stata descritta la nostra regione,
con parole di grande apprezzamento per i luoghi visitati e per la
storia ad essi collegata. Quello che emerge è un quadro molto
gratificante e che ci fa onore, parole che ripoterò
all'attenzione del nostro governatore Massimiliano Fedriga. Mi
auguro - ha concluso l'assessore regionale - che ora questa
bellissima esperienza vissuta dai nostri corregionali venga
raccontata con lo stesso entusiasmo e passione anche all'interno
delle famiglie di provenienza, in modo da trasmettere l'orgoglio
di appartenere a questa terra, dalla quale sono partiti i loro
avi per contribuire alla crescita del Paese che li ha accolti".
I due progetti portati avanti da Efasce e destinati ai
corregionali residenti all'estero sono stati realizzati per dare
la possibilità ai discendenti originari del Friuli Venezia Giulia
di riscoprire le loro radici e di visitare la terra dei loro
ascendenti. Per partecipare al soggiorno hanno seguito almeno uno
dei due corsi di lingua italiana proposto dall'ente pordenonese,
di cui uno di livello base e uno avanzato. L'attività, della
durata di 8 settimane, ha consentito loro di imparare le basi
della lingua italiana e di iniziare a scoprire alcune località
del Friuli Venezia Giulia.
ARC/AL/gg