323 casi rilevati nei punti di ascolto nel primo semestre 2024
Trieste, 15 lug - Nel primo semestre 2024 si è registrato in
Friuli Venezia Giulia un aumento dei casi di mobbing rispetto al
semestre precedente: in tutto sono 323 gli accessi nei primi sei
mesi dell'anno, secondo quanto rilevato dai quattro punti di
ascolto di Gorizia, Pordenone, Udine e Trieste, quest'ultimo di
più recente attivazione e non provvisto quindi di rilevazioni
statistiche omogenee.
I dati sono stati resi dall'assessore regionale al Lavoro Alessia
Rosolen nel corso di una conferenza stampa convocata nel Palazzo
della Regione.
L'identikit del mobbing vede una prevalenza di donne vittime,
over 50, dipendenti del settore privato a tempo indeterminato,
diplomate o laureate. "Puntiamo a far conoscere questo servizio,
che è gratuito e rispettoso della privacy e attrezzato con
psicologi, medici e legali - ha detto Rosolen -, e abbiamo
l'obiettivo di costruire un coordinamento sempre maggiore con gli
organismi attivi sul territorio regionale - consigliera di
parità, organizzazioni sindacali, aziende sanitarie e ispettorato
del lavoro - per dare risposte a chi è mobbizzato".
L'assessore ha evidenziato il crescente impegno organizzativo e
finanziario della Regione per i punti di ascolto, originati da
una legge del 2005: si è passati dai 195mila euro stanziati nel
2018 ai 230mila nel 2024.
Tra i principali fattori di molestie e vessazioni spiccano,
mediamente, le umiliazioni e le critiche e l'eccesso di controllo
sul lavoro. In netta prevalenza il mobbing è riconducibile a
superiori o titolari.
ARC/PPH/al