Lo studio presentato oggi è passo importante per migliorare
copertura e qualità della connettività
Trieste, 15 lug - "L'evento odierno testimonia come la
comunicazione può diventare un ponte fra due popoli che hanno
vissuto le tragedie del '900 ma che di recente hanno saputo
allacciare rapporti sempre più stretti. Su questo confine, che
oggi non è più divisione ma amicizia e alleanza, stiamo
costruendo l'Europa del futuro. Lo studio presentato oggi getta,
infatti, le basi per creare un mondo diverso con al centro le
persone e i servizi forniti dalla tecnologia: un esempio e un
simbolo per l'Europa. Si tratta di un lavoro che ha visto
impegnata una partnership di rilevanza transfrontaliera che ha
raccolto, attorno ad un obiettivo comune, decisori politici,
università, porti, gestori stradali e operatori di
telecomunicazione. Un team che negli scorsi 6 mesi ha lavorato
per lo sviluppo di un'infrastruttura di fondamentale importanza
per la fruizione di servizi comuni evoluti in continuità fra
Italia e Slovenia concentrandosi, in particolare, sulle sezioni
della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) che interessano il
corridoio Mediterraneo e, di riflesso, anche il corridoio
Adriatico-Baltico".
Lo ha detto l'assessore regionale al Patrimonio, Demanio, Servizi
generali e Sistemi informativi, Sebastiano Callari, in occasione
dell'evento finale del progetto 5G-Sitacor nell'aula Magna della
Facoltà di Economia a Trieste alla presenza, fra gli altri, di
Valter Sergo prorettore dell'Università di Trieste e di Emilija
Stojmenova Duh ministro della trasformazione digitale della
Repubblica di Slovenia. Collegata da remoto, Sabrina Cioffi del
ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L'obiettivo dello studio, propedeutico alla partecipazione della
Regione alla prossima call della Commissione europea, ha
riguardato lo stato dell'arte, con le analisi geografiche, della
rete stradale e delle infrastrutture di telecomunicazione, le cui
informazioni raccolte hanno permesso di sviluppare la seconda
parte del lavoro. Quest'ultima è stata utile per definire i
parametri necessari alla successiva attuazione di
un'infrastruttura dedicata allo sviluppo del digitale
intelligente e ai servizi per i territori e le comunità,
valutando le migliori modalità per applicare le potenzialità
della tecnologia di rete 5G (maggiore velocità di trasmissione,
minore latenza e maggiore affidabilità) a diversi casi d'uso per
lo sviluppo di infrastrutture lineari come la mobilità connessa e
automatizzata e la sicurezza stradale lungo 275 Km di autostrada
tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.
Il progetto è gestito da un consorzio di nove partner, italiani e
sloveni, di cui la nostra Regione è il partner coordinatore
(altri partner sono Anas, Dars, Telekom Slovenije, Retelit, Luka
Koper, Univerza v Ljubljani, Università degli Studi di Trieste,
Autostrade Alto Adriatico). Il co-finanziamento al 50%, approvato
dalla commissione, ammonta a 342.742,00 euro per un totale di
685.484,00 euro di finanziamento complessivo.
Nel dettaglio, le autostrade coperte dallo studio insistono su
oltre 200 km del corridoio Mediterraneo e del corridoio
Baltico-Adriatico, oltre a oltre 60 km di autostrade aggiuntive
come percorso secondario in caso di eventi critici. Le tratte
principali sono: Udine Nord-Palmanova (27 km), Latisana-Fernetti
e Fernetti-Sezana (102 km), Fernetti-Sezana-Diva?a (16 Km),
Fernetti-Koper passando per Trieste (36 km),
Koper-Diva?a-Postojna (57 km) e Villesse-Gorizia-Nova
Gorica-Razdrto (62 km).
"Il progetto - ha spiegato Callari - nasce dalla necessità di
migliorare la copertura e la qualità della connettività nei
corridoi identificati, caratterizzati da territorio diversificato
con aree urbane e disabitate, montagne e tunnel; traffico intenso
su strade importanti sia italiane (A4, A23, A34, E55, E70) che
slovene (A1, E61, H4, H5); presenza di porti (Trieste e Koper)
che collegano passeggeri e merci con l'Italia, la Slovenia e
l'Europa centrale. Ma anche dalla necessità di potenziare
l'interconnessione tra infrastrutture stradali e portuali usando
le migliori tecnologia disponibili. Quello odierno è quindi un
importante passo per costruire ulteriori progetti, grazie alla
presenza di infrastrutture abilitanti, sulle quali potranno
essere attivati servizi evoluti a beneficio di cittadini e
imprese".
ARC/LP/al