Pordenone, 16 nov - "La Regione ha tutto l'interesse affinché il suo sistema finanziario supporti l'azienda Savio Macchine Tessili spa del Gruppo Itema, che ha già dimostrato con i numeri di essere uscita dalla crisi e di stare affrontando un periodo di ripresa". Così il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha rassicurato Miro Radici, amministratore delegato dell'azienda di Pordenone che produce macchine di controllo per impianti tessili, al termine dell'incontro a cui ha partecipato anche l'assessore regionale all'Ambiente, Elio De Anna, e in cui è stato illustrato il piano industriale consegnato quest'estate a Friulia. La Savio Spinning e Electronics, che ha sede operativa e decisionale a Pordenone dove impiega 450 dipendenti e ha stabilimenti in Cina, India, Svizzera, Belgio e Germania, fa parte della holding Itema che controlla anche la Promatech weaving e knitting con sede a Bergamo (200 dipendenti) e stabilimenti in Svizzera e Cina. Per il 75 per cento il gruppo esporta nel Far East (50 per cento in Cina e 25 in India) ma le macchine vengono assemblate in Cina con il 70 per cento del valore proveniente proprio da Pordenone. Il Gruppo è leader del settore, con soli due concorrenti, uno giapponese e uno tedesco. Il 46 per cento dei fili di tutto il mondo vengono analizzati con i sensori prodotti nello stabilimento Loepfe in Svizzera. "Ciononostante, la crisi mondiale in due anni ha dimezzato i ricavi, anche se il gruppo è ancora in utile e il trend positivo dell'ultimo periodo sembra anche confermare il fatturato in ripresa del 2010. Il debito del gruppo è ora concentrato in Savio Pordenone e parzialmente garantito dalla capogruppo Itema", ha affermato il direttore generale Lorenzo Cucchetto, ricordando che da marzo di quest'anno la Savio non ha più fatto ricorso alla cassa integrazione e nel quarto trimestre sono stati assunti 18 dipendenti interinali. La percentuale di subfornitura italiana è ancora prevalente (71 per cento), anche se il 27 per cento di quota che proviene dal Friuli potrebbe essere notevolmente migliorata "se le aziende friulane - ha sottolineato Cucchetto al presidente Tondo - diversificassero l'offerta facendo sistema così come avviene da tempo in Lombardia". ARC/EP