RICCARDI, REGIONI INVITANO BERTOLASO A RIMANERE

Trieste, 13 nov - Le Regioni e le Province autonome italiane, riunite dall'assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi (che coordina la Commissione politico-istituzionale interregionale di Protezione civile), hanno espresso oggi a Roma la loro "grande preoccupazione" per l'eventualità che Guido Bertolaso possa lasciare il dipartimento nazionale, come da lui stesso annunciato negli scorsi giorni. Nell'odierna riunione nella capitale - la prima guidata da Riccardi - gli assessori regionali alla Protezione civile hanno infatti manifestato a Bertolaso, presente all'incontro, la volontà delle Regioni di vederlo ancora a capo del sistema nazionale di protezione civile, nonostante - come Bertolaso ha osservato - l'"usurante impegno portato avanti in questi ultimi 8 anni e mezzo". Un impegno, è stato comunque evidenziato da Bertolaso, da Riccardi e dagli altri assessori, che ha visto pienamente partecipi tutte le realtà regionali e provinciali del Paese, come anche le fasi di soccorso e di prima ricostruzione dell'Abruzzo hanno pienamente confermato. Nel corso dei lavori, in particolare, è stata fatta presente la necessità di dare certezza alla copertura finanziaria - per il prossimo triennio 2010/2012 - del Fondo regionale di Protezione civile (legge 388 del 2000), un'esigenza che gli assessori sottoporranno ai presidenti delle Regioni affinché chiedano al Governo nazionale l'inserimento di congrue dotazioni di risorse nell'ambito della prossima legge finanziaria dello Stato. "In questo contesto - ha segnalato Riccardi - appare anche opportuno che il 'Piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico', in fase di preparazione di concerto tra Stato e Amministrazioni regionali possa individuare i punti di più elevata 'crisi' sul territorio per una loro cantierabilità entro 6 mesi dall'inserimento in un apposito elenco". L'incontro, inoltre, ha verificato la possibilità di creare vere e proprie "Colonne mobili delle Regioni", anche su base interregionale, per il pronto intervento in caso di calamità che possano riguardare un numero di sfollati superiore alle 5 mila persone. In caso di maxiemergenze, è stato detto, tali Colonne dovrebbero essere in grado, anche da un punto di vista logistico, di coprire l'intero territorio nazionale. ARC/RM