Klagenfurt, 09 nov - Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia unite per approfondire la conoscenza sulle dimensioni del fenomeno del consumo di alcol tra i giovani, e quindi per studiare efficaci strategie comuni di prevenzione e di valorizzazione di "buone pratiche" nel campo della promozione e della protezione della salute, anche attraverso azioni pilota che contribuiscano a ridurre il disagio giovanile.
Su questo tema, di grande attualità in quanto l'alcol rappresenta la prima causa di morte tra i giovani europei tra i 18 e i 25 anni, si sono incontrati oggi a Klagenfurt esperti delle tre regioni, che hanno iniziato a confrontarsi sul tema "Disagio giovanile e problemi alcol correlati: conoscenza, innovazione e sperimentazione", oggetto di un progetto Interreg Italia-Austria, di cui il Friuli Venezia Giulia è capofila.
Al confronto sono intervenuti anche Christian Ragger, assessore agli Affari sociali del Land Carinzia, e Vladinir Kosic, assessore alla Sanità e Protezione sociale del Friuli Venezia Giulia, che ha sottolineato come su questi aspetti sia fondamentale collegare le iniziative di educazione e sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole, e il concetto di prevenzione a quello del rispetto delle regole e della legalità, anche sotto il profilo di idonee limitazioni e misure di controllo e di repressione.
Si tratta in sostanza di intervenire su più fronti. Tra le ipotesi formulate dall'assessore del Friuli Venezia Giulia non solo divieti ma anche il possibile aumento del prezzo delle sostanze alcoliche, che potrebbe scoraggiarne l'acquisto e tradursi in benefici sui costi sociali dei danni correlati.
La proposta progettuale, suddivisa in pacchetti di attività, prevede di partire da un'analisi di normative, politiche e strumenti nelle tre realtà regionali, per poi mettere a punto comuni attività di prevenzione, recupero e assistenza dei giovani con problemi legati al consumo di alcol. Infine non manca la prospettiva di realizzare, in ogni regione partner, percorsi pilota di sensibilizzazione e di accompagnamento di gruppi di giovani che appaiono particolarmente esposti al rischio alcol.
Parallelamente sarà condotto un capillare piano di comunicazione, per sensibilizzare su queste tematiche le giovani generazioni.
In pratica si vuol dar vita ad una "cornice" che da regionale diventa sovraregionale, con una comune assunzione di impegni per dare molta più forza alle singole iniziative.
Ma quello avviato oggi è, secondo l'assessore Kosic, "un progetto di carattere multidisciplinare, che parlando di salute dei cittadini, di prevenzione e cura, di organizzazione dei servizi, apre la strada a possibili ulteriori collaborazioni transfrontaliere, in modo da affrontare congiuntamente non solo la questione delle dipendenze (da alcol o da altre sostanze), ma anche altre problematiche nel vasto ambito delle politiche sociali".
Proprio in questa prospettiva l'assessore Kosic ha presentato al collega carinziano la manifestazione "Domus Persona", l'evento fieristico sui temi dell'accessibilità, della domotica e dell'innovazione a favore di una migliore qualità della vita in casa, in programma a Trieste nell'aprile del prossimo anno.
ARC/PPD