L'assessore ha evidenziato la necessità di agire sul modello
sanitario in occasione della cerimonia di donazione, al presidio
ospedaliero di Tolmezzo, di una nuova tomografia oculare
computerizzata
Tolmezzo, 9 luglio - "Una macchina di ultima generazione,
frutto di ricerca scientifica e di conquiste tecniche un tempo
inimmaginabili, oggi è nelle disponibilità dei nostri
professionisti della salute che operano nel campo delle patologie
legate all'occhio. Con la nuova strumentazione, le persone
affette da questo genere di malattie vedranno potenziata la
diagnosi precoce, aumentata la non invasività degli esami e
accorciati i loro percorsi di attesa. Un traguardo importante che
racconta della concreta generosità di chi vive quotidianamente il
proprio territorio e al quale va il grazie dell'Amministrazione
regionale che, dal suo canto, sta lavorando con costanza e
determinazione per offrire le migliori cure di prossimità anche
in zone complesse come quelle della montagna".
Sono le parole dell'assessore alla Salute del Friuli Venezia
Giulia, Riccardo Riccardi, che quest'oggi è intervenuto al
presidio ospedaliero di Tolmezzo in occasione di una cerimonia
organizzata per ringraziare un gruppo di imprenditori della
Carnia, coordinati dall'associazione "Apollo Prometeo & Walter
Candoni", che hanno donato una nuova tomografia oculare
computerizzata.
Presenti, tra gli altri, il direttore medico del presidio
ospedaliero del nosocomio di Tolmezzo, Loris D'Orlando, il
sindaco della cittadina, Roberto Vicentini, numerosi primi
cittadini e amministratori locali del territorio, il presidente
della Comunità di montana della Carnia, Ermes Antonio De Crignis,
il parroco di Tolmezzo, monsignor Angelo Zanello, il
vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, e i
referenti dell'associazione che ha donato il macchinario.
"Per garantire oggi e in futuro il diritto alla salute al
cittadino è necessario cambiare l'impianto del sistema sanitario,
fermo a 30 anni fa, non più in grado di rispondere in maniera
appropriata alle esigenze delle nostre comunità - ha osservato
Riccardi -. Per modificare questo modello, a fronte di dinamiche
demografiche profondamente modificate, in un mondo in cui si vive
molto di più ma si nasce molto di meno, vanno fatte scelte
strutturali: questo non significa chiudere i nostri punti di
salute ma trasformarli, razionalizzando e specializzando le loro
competenze, tenendo conto delle componenti che stanno emergendo
con grande evidenza, dalla solitudine all'emarginazione, in
un'alleanza tra centro e periferia dove la risposta ospedaliera
rappresenta solo una parte della domanda di salute globale".
L'esponente dell'Esecutivo ha ricordato che il periodo in cui
stiamo vivendo sia il più difficile da quando il sistema
sanitario è nato: "non dobbiamo avere paura di affrontare il
cambiamento e non possiamo non affrontarlo. L'impianto non è
coerente con la domanda: sebbene il Friuli Venezia Giulia riesca
ancora a garantire la soglia dei livelli essenziali di
assistenza, siamo consapevoli che l'aumento della spesa, la
carenza di personale sanitario, la dinamica demografica,
l'imprescindibile gestione del fenomeno della cronicità sul
territorio, impongono scelte. Per questo, oggi più che mai, è
necessario parlare apertamente alla collettività e farlo usando
il linguaggio della verità, per continuare a garantire il diritto
più importante che è quello alla salute. Non sarà un percorso
facile né immediato, poiché le scelte in salute danno i loro
frutti solo a lungo termine: siamo chiamati ad assumere queste
decisioni per troppo tempo disattese".
Tornado alla donazione, la tomografia ottica computerizzata (Oct)
è un esame diagnostico non invasivo: permette di ottenere delle
scansioni della cornea e della retina per la diagnosi e il follow
up di numerose patologie corneali e retiniche; si impiega nella
diagnosi preparatoria e nel follow up post-operatorio della gran
parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento
chirurgico.
Il valore della donazione è di circa 36 mila euro; il macchinario
è già in uso nell'ambulatorio oculistico dell'ospedale carnico:
va ad arricchire la strumentazione presente e consentirà di
effettuare nuove prestazioni, e di ridurre al contempo le liste
di attesa, non solo per il bacino di utenza del capoluogo
carnico, ma anche per i cittadini di tutto il resto della regione.
ARC/PT/al