(ACON) Trieste, 2 lug - "I consultori rappresentano uno dei
punti più rilevanti in cui si realizza l'integrazione
sociosanitaria ed è per questo che è quantomai necessaria una
presenza capillare sui territori. Proprio l'opposto di quanto sta
avvenendo con il ridimensionamento che sta portando avanti la
Giunta Fedriga, alla quale chiediamo di fermarsi e invertire la
rotta".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo
del Partito democratico a margine della risposta
all'interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta
regionale di chiarire "quali sono i criteri adottati per la
paventata riduzione dei servizi consultoriali nel territorio
afferente ad Asugi".
"La riorganizzazione dei servizi - prosegue Fasiolo - con le sedi
hub e spoke elencate dall'assessore Riccardi in una articolata
risposta, insieme al numero complessivo di personale
ginecologico, ostetrico, di psicologi, assistenti sociali, che
svolgono una fondamentale funzione all'interno dei servizi
sanitari territoriali di Asugi non ci lasciano affatto
soddisfatti".
"Sì evidenzia invece la mancata attuazione dell'indicazione di
legge, la 34/1996 - sottolinea la dem - richiamata dal decreto
ministeriale 77/2022: siamo ben lontani dal potenziamento
auspicato dei servizi servizi sociosanitari pubblici di
prossimità, in particolare consultoriali. Inoltre, chi agisce
nelle politiche socio sanitarie deve aver ben chiaro che i
consultori sono il luogo in cui si intercettano i problemi
complessi e sempre crescenti del al disagio adolescenziale, di
famiglie in difficoltà, di donne con problematiche complesse,
spesso di vite in contesti di degrado e di violenza".
"Ecco perché la capillarità dei consultori sul territorio è
essenziale, perché è proprio la vicinanza, la prossimità con la
popolazione in stato di bisogno a renderli accessibili e 'aperti'
e a metterli in condizione di dare risposte. Ridimensionare il
numero dei consultori sul territorio - conclude l'esponente delle
Opposizioni - anziché aumentarli, limitando l'intervento a una
riorganizzazione dell'esistente è del tutto insufficiente
rispetto a bisogni in forte aumento, legati, ma non solo, a un
disagio adolescenziale in crescita esponenziale".
ACON/COM/mv