RICCARDI, IL SUO "MESTIERE" È PREVENZIONE/SOCCCORSO

Palmanova, 30 ott - L'abbraccio di Luigi Calvisi, sindaco di Fossa (uno dei ''crateri'' del terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo lo scorso aprile, nel quale a breve sarà consegnato il nuovo Villaggio FVG per una cinquantina di persone), e l'ultimo intervento d'aiuto e di primo urgente ripristino dei danni nella Val Canale/Canal del Ferro ai primi di settembre, che ha ricevuto l'unanime apprezzamento dei sindaci dell'area colpita confermano come la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia continui a rappresentare ''un patrimonio 'invidiato' ed ammirato'' della nostra regione. Lo ha ribadito oggi l'assessore regionale Riccardo Riccardi che, per la prima volta, ha voluto incontrare ufficialmente, con il direttore Guglielmo Berlasso, il personale della Protezione civile impegnato a Palmanova ed a Trieste, che raccoglie i tecnici e gli impiegati della Sala operativa centrale e dei ''gruppi'' di Coordinamento dei volontari, di Prevenzione e Pronto intervento, di Previsione, amministrativo e giuridico. Complessivamente si tratta di un'ottantina di persone, alle quali l'assessore Riccardi - ringraziandoli per il costante impegno - ha voluto ribadire il ruolo che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia deve in modo prioritario assolvere. ''Forse - ha infatti indicato l'assessore - in questi anni la Protezione civile è stata chiamata, impropriamente, ad assolvere anche ad altre funzioni, probabilmente più vicine ai settori dell'Ambiente e dei Lavori pubblici''. ''Occorre oggi, anche a causa dei tagli al bilancio regionale che anche la Protezione civile dovrà scontare, che la Protezione civile FVG faccia di più il suo 'mestiere', che è quello della prevenzione del rischio e del soccorso immediato alle popolazioni colpite da gravi calamità''. ''Il presidio del territorio e l'emergenza sono i veri obiettivi di un sistema regionale di Protezione civile - ha osservato Riccardi - ed in questa prospettiva sono convinto di poter contare sulla piena collaborazione anche dei Comuni e dei sindaci della nostra regione, all'insegna dello stesso spirito che ci unì subito dopo il terremoto del Friuli del 1976''. ARC/RM