Trieste, 21 giu - "Il dibattito sull'autonomia differenziata di
queste ultime ore sta assumendo contorni surreali. La Regione è
ben felice che i territori a statuto ordinario possano ambire a
ottenere ampi spazi d'autonomia, perché quest'ultima è
l'esemplificazione più alta del principio di sussidiarietà: le
scelte vengono adottate dal livello di governo più vicino al
cittadino. Questo permette un controllo più efficace e di
premiare le scelte che a livello locale sono virtuose per i
territori e di certo non si mina l'unità nazionale e non si
spacca il Paese. Credo anzi che i padri fondatori della nostra
autonomia regionale, nelle cui fila hanno militato molti prelati,
avrebbero qualcosa da ridire, perché il vero rischio è che
l'attuale situazione, se prolungata, continui a dividere il Paese
tra chi si assume la responsabilità di gestire le risorse e di
averne quindi le competenze operative e chi invece attende
l'intervento statale e accumula inefficienze".
Lo ha osservato l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli
al forum "La Specialità Statutaria della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia. Dall'autonomia pigra al protagonismo autonomista
in Europa", svoltosi a Torre di Santa Maria.
"L'emergenza pandemica e le imponenti sfide dettate dal Piano
nazionale di ripresa residenza ci impongono di agire con
competenza e responsabilità e la coesione sociale è rafforzata
dalla riforma sull'autonomia - ha aggiunto Zilli - perché
permette ai territori virtuosi di gestire meglio le proprie
risorse e a quelli in difficoltà di avere l'aiuto e il supporto
dello Stato per poter affrontare le difficoltà e quindi di
risolverle e ripartire puntando all'efficienza".
L'assessore ha concluso evidenziando che "la rinegoziazione dei
patti finanziari è un esempio virtuoso dell'autonomia del Friuli
Venezia Giulia e ha permesso di trattenere due miliardi di euro
nelle casse dell'Amministrazione regionale e di rivendicare con
forza come la nostra non sia più la 'Cenerentola' delle autonomie
speciali italiane ma un'autonomia che fa valere le proprie
prerogative che si traducono in migliori servizi per i cittadini
e opportunità per il territorio".
ARC/MA