(ACON) Trieste, 19 giu - Nasce la scuola di formazione del
Comparto unico. La istituisce il disegno di legge 21 approvato
all'unanimità dal Consiglio Regionale. Il provvedimento
disciplina l'ingresso della Regione nella Fondazione Com.Pa, il
centro di competenza Anci Fvg per la pubblica amministrazione,
come socio fondatore. La nuova scuola sarà dunque ente
strumentale della Regione e si occuperà della formazione non solo
del personale già in essere, ma anche di chi aspira a farne
parte. Supporterà inoltre gli Enti nel reclutamento del personale
attraverso la formula del corso-concorso. Per le attività della
Fondazione Com.Pa la legge autorizza una spesa di 3.912.000 fino
al 2026.
Tutti concordi sulla necessità di intervenire per risolvere il
problema della carenza di dipendenti anche nella pubblica
amministrazione, durante la discussione in Aula sono emersi
alcuni distinguo oltre che la complessità del problema.
"E' una legge interessante, è stato recepito lo spirito
collaborativo con cui abbiamo presentato le nostre proposte - ha
dichiarato nel suo intervento Manuela Celotti del Partito
democratico -. E' importante affrontare il tema della formazione
del personale dando risposta anche alle esigenze dei piccoli
Comuni, ma vanno rivisti salario e organizzazione degli Enti
locali, altrimenti - ha concluso - il percorso rischia di
fermarsi prima di partire".
Per le stesse ragioni anche il collega di partito, Massimiliano
Pozzo, vede il bicchiere mezzo pieno: "Non investiamo troppa
responsabilità sul provvedimento - queste le sue parole in Aula
-. La carenza di personale è molto grave e la nuova Fondazione
non deve diventare un palliativo.
E se Alessandro Basso, di Fratelli d'Italia, ha voluto lanciare
un messaggio ai più giovani, affinchè non vedano i concorsi
pubblici come inaffrontabili, Massimo Moretuzzo, del Patto per
l'Autonomia, ha definito il provvedimento di legge un "importante
passo avanti", auspicando che la Fondazione sia uno strumento
snello e rimarcando la necessità di rivedere anche in chiave
"personale dipendente" il sistema delle Autonomie locali.
"Indichiamo i problemi, ma proponiamo una cosa che non li risolve
- ha dichiarato invece Furio Honsell -. La Regione entra come
socio fondatore in una Fondazione che già esiste. I
corsi-concorsi si possono fare già. Non ho sentito parlare di
strategie e il controllo sarà essenzialmente politico", ha
concluso consigliere di Open Fvg.
"Non è una questione di controllo - ha replicato l'assessore alle
Autonomie locali Pierpaolo Roberti -. Una gestione "in house"
della Fondazione permette alla stessa di evolvere svolgendo nuovi
compiti, compresa la formazione della Polizia locale. Saremo la
prima Regione in Italia a fare questo", ha concluso l'esponente
della Giunta, sottolineando la volontà di collaborare con Anci.
L'Aula ha però bocciato l'emendamento proposto dai consiglieri Pd
Celotti-Martines, che introduceva la presenza di tre
amministratori locali nella cabina di regia della Fondazione.
Approvati invece altri due emendamenti, sempre a firma Pd, sulle
relazioni internazionali della Scuola e sul controllo della
commissione regionale sull'attività e sulla programmazione della
Fondazione stessa. Accolto, infine, anche un ordine del giorno
del consigliere Furio Honsell, che chiede un potenziamento dei
corsi di formazione su tematiche energetiche e cultura europea.
Nonostante alcune perplessità inziali, espresse dalla relatrice
di minoranza Rosaria Capozzi (M5S), al termine del dibattito
anche i consiglieri del Gruppo Misto hanno dunque votato a favore
del provvedimento, come auspicato da Lucia Buna (Lega) relatrice
di maggioranza, che ha ringraziato l'assessore Roberti per il
lavoro svolto.
Soddisfazione per il testo messo a punto e per il risultato
finale della discussione è stata espressa anche dagli altri
relatori del provvedimento Francesco Martines (Pd) per la
Minoranza, Mauro Di Bert (Fedriga presidente) e Andrea Cabibbo
(Forza Italia) per la Maggioranza.
ACON/AA-fc