(ACON) Trieste, 19 giu - "I servizi sanitari delle Regioni
stanno innegabilmente affrontando un periodo di difficoltà che
deriva da diversi fattori: l'insufficienza delle risorse
finanziarie, la carenza di alcune figure professionali e assetti
organizzativi, forse, non sempre adeguati alle mutate esigenze
della popolazione. La difficoltà a smaltire le liste di attesa è
emblema di questa situazione e il ricorso al privato accreditato
è una delle soluzioni utilizzate. Ritenendo comunque prioritario
il rafforzamento del servizio pubblico, siamo consapevoli che un
apporto complementare del privato accreditato è necessario".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Roberto
Cosolini, a margine della risposta odierna all'interrogazione
attraverso la quale chiedeva "quali provvedimenti e quali
indicatori sono stati adottati o sono in via di adozione ai fini
del controllo qualitativo delle prestazioni affidate al privato
accreditato".
"Con la mia interrogazione - spiega Cosolini - ho inteso, però,
sollevare una questione importante e cioè, quella
dell'indispensabile controllo della qualità delle prestazioni
erogate dal privato accreditato, evidenziando in tal modo la
necessità di un monitoraggio capace di individuare eventuali
servizi inappropriati e, quindi, una spesa male indirizzata".
"La Regione - continua l'esponente del Pd - ha istituito un
sistema di controllo, sia a livello regionale che aziendale, che
va implementato e rafforzato. Solo in questo modo, infatti, sarà
possibile assicurare alla governance della sanità, che deve
essere saldamente in mano pubblica, quel ruolo di terzietà ed
imparzialità che da sole garantiscono al cittadino
l'appropriatezza dei servizi sanitari".
"Nella risposta fornitami dall'assessore Riccardi - evidenzia il
consigliere di Opposizione - è emersa una vasta attività.
Auspico che tale attività, oltre a costituire valido strumento di
governo, possa prendere, altresì, la forma di rapporti di
monitoraggio da sottoporre periodicamente all'attenzione della
Commissione Salute del Consiglio regionale".
"Il privato fa il suo mestiere, anche quando rivendica più
spazio, come da dichiarazioni di questi giorni: tocca, secondo
noi - conclude Cosolini - , alla politica garantire comunque il
primato della sanità pubblica, innanzitutto con gli
indispensabili e prioritari investimenti sulle strutture
pubbliche, sull'innovazione e sulle risorse umane, e accertare
con strumenti e indicatori adeguati la qualità delle prestazioni
esternalizzate al privato".
ACON/COM/sm