Udine, 02 ott - Negli ultimi trent'anni la mortalità per malattie cardiovascolari nel Friuli Venezia Giulia è passata da un più 17 per cento rispetto alla media nazionale a un meno 3: segno che il lavoro fatto nella prevenzione ha dato e sta dando i suoi frutti.
È, questo, uno dei dati che emerge dal "2° Atlante regionale delle malattie cardiovascolari in Friuli Venezia Giulia", presentato stamani a Udine alla presenza dell'assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, e di tutti gli specialisti e operatori che hanno concorso alla sua realizzazione.
Frutto della collaborazione fra Agenzia regionale della Sanità, Aziende socio-sanitarie, centri di prevenzione cardio-vascolare, medici di medicina generale, mondo del volontariato, l'Atlante - come ha spiegato il dott. Diego Vanuzzo - si pone come obiettivo la conoscenza del fenomeno e lo stimolo della prevenzione attraverso la modificazione degli stili di vita.
Per l'assessore Kosic la denominazione stessa di "Atlante" indica una "road map, una strada da seguire per evitare i rischi di questa grave malattia, che ha un peso non indifferente anche a livello sociale. Muoversi nella programmazione sanitaria significa avere strumenti di conoscenza, una visione globale dei problemi, avere chiarezza dei differenti ruoli dei vari soggetti coinvolti".
"Questo Atlante, con i suoi dati e le sue indicazioni, per la cui realizzazione ringrazio i tanti che vi hanno lavorato, costituisce - ha affermato l'assessore - un passo importante per la salute, che è il modello etico supremo da perseguire con l'apporto di tutte le componenti della società. Ritengo questo lavoro non un punto d'arrivo, bensì di partenza verso ulteriori traguardi, un esempio di alleanza terapeutica, nella quale un ruolo importante è svolto anche dalle associazioni di volontariato e dal contributo di soggetti privati, in questo caso di Pfizer".
L'Atlante - ha quindi spiegato il dott. Vanuzzo - si articola in due grandi capitoli: conoscere quanto pesano le malattie cardiovascolari; quali sono le radici di malattie così gravi. Circa il "peso", allora, và individuato il "tasso di attacco" della malattia (con la divisione tra nuovi attacchi e recidive) per programmare il tipo migliore di intervento d'urgenza e terapeutico. Circa la "radici" vanno individuate la cause e quindi indicare alla popolazione i fattori di rischio che vanno combattuti con una opportuna prevenzione.
La raccolta dati è stata omogenea sul territorio e ha riguardato poco più di 2.300 persone (sulle 2.700 invitate): ciò ha consentito la realizzazione del portale "Gente di Cuore", un sistema innovativo per comunicare fra specialisti e medici di medicina generale. Una "rete", insomma, unita a una "banca dati" che costituisce la base per ulteriori e continue indagini. "L'obiettivo finale - ha detto Vanuzzo - è di abbattere il carico della patologia cardiovascolare in Friuli Venezia Giulia e di evitare la cronicità".
All'incontro sono intervenuti anche Luigi Canciani, che ha messo in evidenza il ruolo dei medici di medicina generale; Marina Panfilo della Pfizer, che ha sottolineato l'unicità dell'Atlante nel contesto nazionale; Fausto Borghi della Lega Friulana per il Cuore, che ha evidenziato il ruolo del volontariato a supporto delle istituzioni pubbliche. ARC/NNa