Udine, 12 giu - "Gli interventi che l'Amministrazione regionale
ha posto in essere con politiche per la famiglia, per il diritto
allo studio, con servizi rivolti a contrastare la diminuzione del
potere d'acquisto che incide sui lavoratori, rappresentano un
sistema di welfare territoriale. Su questo tema stiamo lavorando
per addivenire ad una normativa: una sorta di patto con le parti
datoriali, sociali e con il sistema dei servizi pubblici che
insistono sul nostro territorio. All'interno della norma andrà
rafforzata la collaborazione con le organizzazioni sindacali e
resa ancora più forte la rete con i Caf e i patronati. Andrà poi
inserita una definizione più puntuale sul tema della
contrattazione di secondo livello".
Lo ha detto l'assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia,
Alessia Rosolen, intervenendo al congresso regionale della Cisal
nella sede della Cciaa Pn-Ud a Udine.
Riprendendo il titolo del congresso, "La Cisal e lo sviluppo
sociale ed economico del Friuli Venezia Giulia. L'impegno verso
il futuro di un sindacato autonomo moderno", Rosolen ha
sottolineato come "non c'è nulla di più moderno nelle parti
sociali che rivendicare a livello territoriale e nazionale i
diritti dei lavoratori sia attraverso la contrattazione
collettiva nazionale che di secondo livello. Garantire che la
politica e il sindaco riescano ad essere forti, da qui il metodo
dei tavoli congiunti che ciclicamente convochiamo, significa
assicurare in maniera orizzontale e verticale quella
sussidiarietà in cui crediamo fortemente".
Nel suo intervento l'assessore regionale ha toccato anche il tema
della precarietà, dei giovani e della cosiddetta fuga dei
cervelli legata anche ad un'offerta salariale territoriale che è
meno attrattiva rispetto ad altri Paesi.
"In questi primi 4 mesi rispetto al 2023 - ha comunicato Rosolen
- sono cresciuti i contratti a tempo determinato, i
parasubordinati e in maniera minore quelli indeterminati ma
registriamo un incremento anche dei contratti rivolti ai
giovani. Abbiamo lavorato, su questo fronte, per dare risposte
alla precarietà con contribuiti alle aziende per favorire
assunzioni di donne e giovani con contratti a tempo determinato
non inferiori a 12 mesi. Questo significa prestare attenzione al
reddito annuale delle persone e farle entrare nel mercato del
lavoro in modo più forte e più a lungo".
Un'altra tematica affrontata da Rosolen ha riguardato le
politiche migratorie rilevando la necessità di un ingresso nel
mercato del lavoro di persone formate che possono soddisfare quel
gap demografico che esiste e deve essere affrontato.
L'Amministrazione regionale su questo fronte sta lavorando sulle
filiere tecnico-professionali, sui percorsi formativi all'estero
per lavoratori di cui il territorio regionale ha bisogno, sui
recruiting day e sul rafforzamento dei centri per l'impiego che
"abbiamo voluto mantenere saldamente in mano pubblica - ha
aggiunto l'esponente della Giunta Fedriga - pur collaborando con
le agenzie private per il lavoro".
All'evento hanno partecipato anche il segretario generale Cisal,
Francesco Cavallaro, e Claudio Palmisciano, neo eletto
nell'incarico di segretario generale della Cisal del Friuli
Venezia Giulia, che ha evidenziato come l'attenzione prestata sul
tema del mercato del lavoro necessita di approfondimenti e
aggiornamenti costanti, ma l'interlocuzione con gli attori
istituzionali è senz'altro di buon livello.
ARC/LP/pph