AL VIA SPERIMENTAZIONE PER LOCALIZZAZIONE PERSONE IN DIFFICOLTÀ
Ragogna, 26 set - Elisoccorso 118 di Udine e Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (CNSAS) del Friuli Venezia Giulia hanno dato vita oggi sul greto del Tagliamento, in località Villuzza di Ragogna, ad una esercitazione di protezione civile che ha coinvolto, alla presenza dell'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, una trentina di persone tra specialisti del CAI e personale medico ed infermieristico.
Coadiuvati da un elicottero della Protezione civile regionale e con il coordinamento del direttore dell'elisoccorso FVG Elio Carchietti, del responsabile regionale del Soccorso alpino Graziano Brocca e del direttore della Protezione civile Guglielmo Berlasso, è stato infatti simulato il soccorso di tre persone ferite nelle acque del Tagliamento, di cui una in stato di incoscienza.
Un tipo di soccorso sempre di difficile attuazione, delicato e pericoloso per il ferito e gli operatori impegnati, ha osservato Chiarchietti, in quanto il recupero di una persona in quelle condizioni deve sempre avvenire con l'elicottero in perfetta verticale rispetto al luogo del soccorso: una simulazione, ripetuta e provata anche 30/40 volte l'anno, ha sottolineato Berlasso, in quanto molte volte questo tipo di recupero viene svolto in alta montagna, dove forti correnti d'aria e la possibilità di scarico di materiale pietroso dall'alto rendono ancora più complicato l'approccio, ha segnalato Brocca.
"La costante formazione del personale rappresenta il punto di forza e la garanzia della qualità di aiuto che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è in grado di fornire in situazioni di emergenza", ha rilevato l'assessore Riccardi, che ha voluto ringraziare i partecipanti alla simulazione di soccorso.
"Possiamo essere orgogliosi della 'nostra' Protezione civile, delle sue capacità e della sua efficienza, sempre testimoniati con profondo senso di solidarietà nei momenti in cui è stata chiamata ad intervenire: dobbiamo essere grati ai volontari di Protezione civile non solo per il loro lavoro ma soprattutto per la passione con cui operano. Tutto il sistema regionale di Protezione civile rappresenta un patrimonio che appartiene alla nostre comunità, da tutelare e da arricchire".
L'assessore Riccardi ha quindi annunciato che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, prima in Italia e probabilmente anche a livello europeo, sta in questi mesi testando una nuova strumentazione di ricerca di persone scomparse in grado di minimizzare i tempi di intervento.
Una specie di "cercapersone" sulla base di coordinate geografiche, ha spiegato Berlasso, che coniugando diverse tecnologie potrà portare (in particolare in ambiente montano) ad una rapida localizzazione di persone in difficoltà. Una prima sperimentazione, ha osservato Riccardi, potrà essere sviluppata già con l'inizio della primavera 2010, dotando alcuni rifugi di montagna di un certo numero di questi apparecchi portatili, che potranno essere affittati su cauzione da parte di gitanti ed alpinisti.
A regime, ha ancora affermato l'assessore Riccardi, potranno essere distributi sull'arco alpino regionale circa 5 mila di tali "cercapersone" ma in prospettiva potrà essere studiata la distribuzione a richiesta alle persone anziane o con difficoltà che abitano soprattutto nei centri più piccoli o disagiati della regione, affinchè in caso di chiamata o di mancata reperibilità possano esseri attivati subito i soccorsi con la certezza del ritrovamento della persona.
ARC/RM