Venzone, 19 set - Un'iniziativa per comprendere, spiegare e soprattutto non dimenticare la terribile esperienza del terremoto che colpì nel 1976 il Friuli.
E' questo lo scopo della mostra "Tiere motus - Storia di un terremoto e della sua gente", dedicata al sisma ed alla successiva ricostruzione, che è stata inaugurata oggi a Venzone alla presenza del presidente della Regione, Renzo Tondo, dell'assessore alla Cultura, Roberto Molinaro, di numerosi amministratori dei Comuni terremotati, dei Vigili del fuoco e delle associazioni di volontariato.
Tiere motus è un'esposizione permanente di carattere divulgativo organizzata, con il contributo della Regione e della Fondazione Crup, dall'Associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione del Friuli, dall'Associazione tra i Consiglieri della Regione, dal Comune di Venzone e dall'Università di Udine.
Attraverso i testi, le immagini e le documentazioni, Tiere motus servirà a ripercorrere ed a capire meglio la tragedia di 33 anni fa.
La mostra rappresenta una finestra su un lungo lavoro di raccolta e catalogazione del materiale, alla base del quale c'è un archivio che ogni giorno si arricchisce con testimonianze private ed ufficiali, di dati statistici e di leggi, di ricordi e di contributi multimediali, dai telegiornali dell'epoca alle prime trasmissioni dei radioamatori.
Alla cerimonia inaugurale, seguita da un foltissimo pubblico, Tondo ha sottolineato la grande coesione sociale e lo spirito di rilancio che hanno caratterizzato il Friuli dopo il sisma e che "oggi avremmo bisogno di recuperare per far fronte ad una crisi da combattere con forte senso di responsabilità nelle scelte, a volte anche impopolari".
Perché la mostra sul terremoto? Una fetta importante della popolazione friulana non ha memoria (il 52 per cento degli abitanti della provincia di Udine ha oggi meno di 44 anni), ovvero non ha consapevolezza precisa su ciò che accadde nel 1976. Gli approfondimenti settoriali, che la mostra offre, contribuiranno quindi a colmare questi vuoti nella memoria collettiva.
La sintesi e l'equilibrio, "veramente straordinari", messi in campo nella realizzazione dell'esposizione, sono stati evidenziati dall'assessore Molinaro, che si è soffermato sul significato di essa, "omaggio e orgoglio di un popolo", non in termini celebrativi, ma di puro racconto. L'esperienza dello sviluppo friulano post 1976 è con la mostra messa a disposizione anche degli altri, ha concluso Molinaro.
Il rapporto forte tra l'Università di Udine ed il territorio nella ricostruzione è stato rievocato dal rettore Cristiana Compagno. All'inaugurazione - alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il direttore regionale della Protezione civile, Guglielmo Berlasso, il consigliere regionale Enore Picco e gli assessori provinciali Ottorino Faleschini ed Adriano Picco - il parlamentare Ferruccio Saro ha ricordato come la ricostruzione del Friuli sia "un modello da copiare", l'unico realmente efficace nella storia d'Italia.
ARC/MCH