Gli assessori Bini e Callari hanno partecipato alle cerimonie di
Udine e Gorizia
Trieste, 10 apr - "I rapporti di collaborazione fra la Regione e
la Polizia di Stato sono ottimi e le sinergie cresceranno ancora.
Il tema della sicurezza, anche quella percepita, è
particolarmente delicato ed è strettamente collegato alla qualità
della vita dei nostri cittadini. Finalità che vanno garantite
dalle istituzioni a prescindere dalle singole competenze".
Lo ha affermato l'assessore alle Autonomie locali, sicurezza e
immigrazione Pierpaolo Roberti che oggi a Trieste ha preso parte
alla cerimonia celebrativa del 172° Anniversario della fondazione
della Polizia di Stato. Evento che ha visto, tra gli altri, la
presenza anche dell'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente
Fabio Scoccimarro.
"Tra i nostri obiettivi c'è quello di mettere la Polizia di Stato
nelle condizioni di operare in modo sempre più efficace. Un
esempio recente - ha ricordato Roberti - è l'approvazione di un
provvedimento regionale per l'acquisto di strumentazioni
innovative e per la riqualificazione di strutture degli enti
locali in favore delle forze dell'ordine, impegnate nella lotta
all'immigrazione clandestina".
"Fortunatamente - ha aggiunto l'esponente della Giunta Fedriga -
in questo territorio il confronto fra le diverse istituzioni è
costante e strettissimo e ci consente di affrontare al meglio
qualsiasi criticità".
Durante la cerimonia sono stati diffusi alcuni dati sull'attività
svolta a Trieste dagli agenti: tra aprile 2023 e marzo 2024 sono
state 342 le persone arrestate e 8.841 quelle indagate in stato
di libertà; in merito al contrasto alla violenza di genere sono
stati emessi 30 ammonimenti per violenza domestica e 6 per
stalking; le chiamate al 113 - passate attraverso il 112 - sono
state 29.236; 4.156 persone sono state denunciate per ingresso
illegale nel territorio dello Stato e 155 sono state arrestate
per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Le celebrazioni per i 172 anni della Polizia di Stato si sono
svolte anche a Udine e Gorizia.
"Gli uomini e le donne della Polizia di Stato sono esempio
quotidiano di dedizione, valore e attenzione per la propria
comunità - ha sostenuto a Udine l'assessore regionale alle
Attività produttive Sergio Emidio Bini -. In 172 anni di storia,
non è mai venuta meno la vocazione a porsi a fianco dei più
deboli e delle vittime, garantendo la sicurezza della società
civile con instancabile senso del dovere".
"L'opera della Polizia di Stato non si esaurisce lungo le strade
delle nostre città, ma continua nelle scuole con azioni di
educazione e sensibilizzazione (oltre 700 le classi raggiunte
nell'ultimo anno) e sempre più si orienta anche in rete, per
affrontare le nuove minacce che fanno da contraltare alle
possibilità del digitale".
Nel corso della cerimonia è stato sottolineato che nell'ultimo
anno la Polizia di Stato nell'ex Provincia di Udine ha messo in
campo circa 3.500 pattuglie, con attenzione costante ai fenomeni
della microcriminalità e della violenza di genere e domestica,
contribuendo con questo impegno a collocare il territorio udinese
ai vertici in Italia per qualità della vita.
"Da parte dell'Amministrazione regionale - ha detto Bini - non
può che arrivare un sentito ringraziamento per la costante
collaborazione e per l'imprescindibile azione di legalità e
sicurezza che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di
Stato portano avanti a Udine, in Friuli Venezia Giulia e in tutta
Italia".
A Gorizia la cerimonia si è tenuta al Kulturni center Lojze
Bratu. "Si è trattato di un evento particolarmente importante
perché ha saputo trasmettere alla perfezione - ha precisato
l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari - il
sentimento profondo di una città e di un territorio
multiculturale e multilingue".
"Come è stato ben ricordato nel corso delle odierne celebrazioni,
la Polizia di Stato e le altre forze dell'ordine operative sul
territorio italiano - ha puntualizzato l'assessore - stanno
intensificando le progettualità di collaborazione con i colleghi
della vicina Repubblica di Slovenia".
"I tanti visitatori attesi nel 2025 per Nova Gorica Gorizia
Capitale europea della cultura possono stare certi che qui - ha
concluso Callari - saranno assicurati livelli di sicurezza
altissimi e, soprattutto, senza confini".
ARC/RT/gg