(ACON) Trieste, 26 mar - "Leggere che le nuove Province non
avranno una Giunta e non avranno tanti assessori perché
gestiranno solo edilizia scolastica superiore e l'ex viabilità
provinciale, fa capire che in questi dieci anni al Centrodestra
non è interessato stabilire cosa dovessero fare questi nuovi
enti, ma solo che ci fossero per assicurare qualche poltrona in
più".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
del Movimento 5 Stelle a seguito delle dichiarazioni rilasciate a
mezzo stampa dall'assessore Fvg alle Autonomie locali, Pierpaolo
Roberti, sul ritorno delle Province.
"Le Province - prosegue Capozzi - hanno sempre svolto un ruolo
fragile assimilabile a un vaso di coccio fra due vasi di ferro
quali i Comuni e le Regioni, con competenze troppo indefinite per
farle apprezzare dai cittadini. La loro soppressione doveva esser
l'occasione per mettere ordine tra le varie competenze che si
dividono tra Regione, Comuni e quelle in questo momento assegnate
agli enti di decentramento, che rischiano solo di entrare in
confusione. Aspettiamo solo il ritorno delle prime nevicate per
capire se la decisione di chiudere le scuole spetterà al sindaco,
al presidente della Provincia, alla Protezione civile, ovvero
alla Regione, o al prefetto".
"Il risultato che ne viene - incalza l'esponente delle
Opposizioni - è un sistema disarticolato dove le varie questioni
territoriali finiranno per avere un colore politico. Per noi è
sempre stato necessario potenziare i territori e il personale
nelle amministrazioni locali, garantendo loro le risorse adeguate
per tendere a tali risultati, tagliare gli sprechi e non dare
risorse a vecchi centri di potere".
"Ogni poltronificio per noi deve essere abolito: efficienza e
snellimento devono essere i fari di una Giunta regionale, mentre
pare evidente - conclude la pentastellata - che ci sia molta
nebbia all'orizzonte e poche idee su come risolvere i veri
problemi".
ACON/COM/mv