Gli esperti della commissione regionale: solo 119 domande accolte
da Inail nel 2022
(ACON) Trieste, 26 mar - Numerose criticità, accanto a qualche
aspetto positivo. I vertici della commissione regionale
sull'amianto hanno elencato con franchezza in III Commissione
tutte le difficoltà che incontrano, nell'ambito di un'audizione
allargata ai consiglieri della IV che era stata richiesta come
primo firmatario dal capogruppo del Pd, Diego Moretti.
L'audizione si è conclusa con l'impegno dell'assessore alla
Salute, Riccardo Riccardi, a dare risposta alle osservazioni,
anche ipotizzando di collocare il Centro regionale unico amianto
all'interno del servizio di prevenzione della direzione centrale
Salute. Proprio i rapporti tra l'organismo chiamato in audizione
e la direzione Salute erano stati infatti al centro delle
critiche espresse dal presidente Paolo Barbina e dal suo vice
Stefano Cattarossi nel corso della seduta presieduta da Carlo
Bolzonello (Fp), che aveva al suo fianco il collega presidente
della IV Commissione, Alberto Budai (Lega).
"La direzione Salute - ha detto Barbina - non ha più alcun
rappresentante nella nostra commissione e dunque manca ogni
possibilità di confronto. Inoltre, abbiamo chiesto alla Direzione
di fornirci i dati in loro possesso relativi agli anni passati e
inspiegabilmente ci hanno detto di no: sui temi sanitari siamo
dunque scoperti". Affermazioni alle quali ha replicato la
direttrice centrale della Salute nella parte finale
dell'audizione: "Barbina dice che non ha ricevuto i dati, ma in
realtà ci sono numeri aggregati che abbiamo condiviso con la
commissione tra il 2021 e il 2022. I dati del 2023 non sono
ancora disponibili, ma li forniremo. Ribadisco che tutto è stato
fatto e verrà fatto in collaborazione con i portatori di
interesse".
La commissione regionale amianto ha poi segnalato il problema
dell'assenza al suo interno di un rappresentante della Bassa
friulana, che pure è un territorio in cui sono state rilevate
numerose malattie professionali legate alle attività industriali
siderurgica e chimica e alla presenza di un porto. Un'altra
criticità è il rapporto con le aziende sanitarie: "Il Centro
regionale unico amianto (in sigla Crua) è incardinato in Asugi e
ha un accordo con Asufc, ma non sappiamo nulla di Asfo", ha
lamentato Barbina, che è direttore del Crua. Come se, è stato
detto, "Pordenone non fosse un centro industrializzato e non
avesse sul suo territorio un Centro di riferimento oncologico".
Questo tema si collega all'osservazione che "un solo medico
segnala da solo il 65% delle malattie professionali in Fvg. Mi
chiedo - ha detto ancora Barbina - come sia possibile, visto che
spetterebbe a tutti".
Sono stati poi sollevati i temi delle segnalazioni dei cittadini
rispetto alla presenza di manufatti in amianto - attualmente
indirizzata ai Comuni già oberati di pratiche e mail, mentre
secondo i vertici della commissione sarebbe meglio inviarle
direttamente alle aziende sanitarie - e del percorso
dell'amianto, che spesso va a finire in centri di stoccaggio al
di fuori della regione.
Il vicepresidente Cattarossi si è soffermato invece in
particolare su quelli che ha definito "i comportamenti non
comprensibili da parte dell'Inail", fornendo ai consiglieri
presenti i dati che vedono nel 2022 "solo 119 domande di
riconoscimento di danno professionale accolte da parte
dell'istituto statale: 58 di queste richieste riguardano la
provincia di Gorizia, 32 la provincia di Udine, 26 Trieste e solo
3 Pordenone. Questi numeri ci appaiono come una sottostima del
fenomeno".
Cattarossi ha messo in evidenza che "l'Inail non ci fornisce il
distinguo tra domande pervenute, accolte e respinte, come fa
invece per altre malattie professionali. E troppo spesso le
diagnosi di mesotelioma pleurico vengono rigettate
frettolosamente, sostenendo che la documentazione acquisita non
consente di stabilire un responso medico-legale, ribaltando
pertanto sui malati o sui loro eredi, privati cittadini, l'onere
di portare elementi".
Tra le situazioni positive, Barbina ha invece citato "il
finanziamento alle bonifiche, che ha dato un impulso molto
importante", citando in particolare gli esempi di Trieste,
Monfalcone e Mortegliano.
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ACON/FA-fc