L'assessore ha partecipato alla cerimonia in ricordo dei caduti
del piroscafo Galilea
Muris di Ragogna, 24 mar - "Qui a Muris il ricordo di quanto
accaduto la notte fra il 28 e il 29 marzo del 1942 nel Mar Ionio
si fonde con l'impegno civile e con quella responsabilità morale
collettiva di evitare sia le tragedie che oggi caratterizzano uno
scenario internazionale sempre più incerto che quelle che
potrebbero verificarsi domani. Da questo meraviglioso scorcio del
Friuli baciato dal sole, con questa solenne cerimonia abbiamo
inoltre l'onore di ricordare i caduti del Galilea in occasione
della Domenica delle Palme".
Lo ha affermato oggi a Muris di Ragogna l'assessore regionale
alle Finanze, Barbara Zilli durante la cerimonia per
l'ottantaduesimo anniversario della tragedia del piroscafo
Galilea.
"Guardando le nostre montagne che sono state teatro di atrocità e
di atti di eroismo durante la guerra e osservando la pianura
rifiorita, possiamo affermare con orgoglio - ha rimarcato Zilli -
che la nostra comunità, il nostro Friuli - un territorio alpino
per sua stessa natura - è riconosciuto nel mondo per il senso di
civiltà e per i valori di lealtà, altruismo e generosità che sono
gli stessi che da sempre caratterizzano il corpo degli alpini".
Come tradizione, l'evento si è tenuto nei pressi del monumento ai
caduti sul fronte greco albanese. Quando fu affondato da un
siluro nemico, il Galilea stava riportando in Italia l'intero
Battaglione Alpini Gemona. A bordo aveva 1.335 persone, compresi
anche numerosi bersaglieri, carabinieri, civili e prigionieri. I
superstiti furono appena 279.
Nel corso del suo intervento l'assessore Zilli ha riservato un
appassionato passaggio alle future generazioni.
"Contrariamente a quanto si possa pensare, i giovani non sono
affatto assenti o disinteressati. I nostri ragazzi e le nostre
ragazze hanno solo bisogno che venga indicata loro la via, che
vengano loro aperti quegli armadi zeppi di ricordi e conoscenza
dove è riposto il cappello alpino del nonno che è andato disperso
in Russia oppure scomparso fra le onde insieme al Galilea".
"Raccontare significa rendere partecipi le nuove generazione di
questa responsabilità collettiva, di questo senso di civiltà, del
significato di essere parte di una comunità - ha sostenuto Zilli
-. Uno sforzo che non può che alimentare il senso di altruismo
nei giovani che poi ritroveremo pienamente coinvolti nell'impegno
civile, nel mondo del volontariato e in diverse attività
all'interno dei nostri paesi come delle nostre città".
"Ragazze e ragazzi che non gireranno le spalle davanti al bisogno
del prossimo. Lo stesso spirito degli alpini che - ha concluso
l'esponente della Giunta Fedriga - vanno ringraziati per quanto
hanno fatto e continuano a fare nei teatri di guerra ma
soprattutto in tempo di pace".
ARC/TOF/pph