AMBIENTE: TONDO, DOLOMITI UNIVERSO DA TUTELARE E VALORIZZARE

Auronzo di Cadore, 25 ago - "Alle Dolomiti miracolo della natura, custodita da comunità ospitali e laboriose, proclamate dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'Umanità" recita la targa celebrativa del riconoscimento attribuito dal World Heritage Committee ai "monti pallidi", che oggi è stata scoperta, nel centro di Auronzo di Cadore, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, assieme ai presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia, Giancarlo Galan e Renzo Tondo, e delle Province Autonome di Trento, Lorenzo Dellai, e Bolzano, Luis Durnwalder. Un riconoscimento al comprensorio dolomitico (giunto dall'Unesco all'unanimità lo scorso 26 giugno) che abbraccia nei suoi oltre 200 mila ettari i territori delle province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento ed Udine, con ben nove parchi naturali e tra questi anche il Parco delle Dolomiti Friulane e che oggi, ha sottolineato il Capo dello Stato, si presenta come un'area di montagna di cui ora abbiamo un obbligo di salvaguardia di fronte al mondo, "aperta all'Europa e non più area di frontiera". Nel corso della cerimonia, dedicata anche alla memoria dei quattro operatori del pubblico soccorso periti sabato scorso a Cortina in un incidente in elicottero, "eroi civili nella lunga storia delle Dolomiti" (ha ricordato la Prestigiacomo), il presidente del Friuli Venezia Giulia ha in particolare rilevato che il comprensorio dolomitico rappresenta uno dei monumenti d'Italia, alla stregua delle isole Eolie, in Sicilia, anch'esse riconosciute patrimonio dell'umanità dall'Unesco, "a conferma - ha testimoniato il Presidente Napolitano - dell'inscindibilità del nostro patrimonio nazionale". Ma l'inserimento delle Dolomiti nel patrimonio Unesco, ha rilevato Tondo, "non costituisce solo il riconoscimento dell'assoluta unicità di queste montagne, ma anche una conferma della qualità del lavoro che negli anni è stato svolto su questo territorio e che ne ha garantito la salvaguardia". "Dobbiamo considerare le Dolomiti - ha aggiunto il presidente del Friuli Venezia Giulia - un delicato universo in continua evoluzione da tutelare, valorizzare e far crescere, pianificando in modo equo e positivo lo sviluppo economico di quest'area per garantire la presenza di un turismo sempre più consapevole e sostenibile, che riesca a coniugare natura e cultura locale": un concetto, questo, ripreso dagli altri presidenti, dal ministro Prestigiacomo ("un ambiente che sarà difeso e controllato per uno sviluppo veramente sostenibile") e dallo stesso Napolitano, secondo il quale "la valorizzazione di questi territori deve ancorarsi al senso del limite e nel rispetto delle regole", affinchè possa divenire "un esempio valido per tutto il Paese". "La complessa realtà ambientale e culturale delle Dolomiti ne fa un gioiello unico al mondo. Considerare l'intero territorio dolomitico come grande monumento nazionale significa riconoscere che queste montagne sono e devono restare un patrimonio dell'intera umanità; ma soprattutto significa - ha concluso il presidente del Friuli Venezia Giulia - affidarne il destino al senso di responsabilità ed alla vigile attenzione di tutti noi cittadini del mondo". Tondo, successivamente, in merito alla sede della Fondazione per le Dolomiti, ha confermato che la nostra Regione è disponibile e pronta ad appoggiare la soluzione ritenuta migliore da parte delle istituzioni interessate (Regioni e Province), mentre il ministro Prestigiacomo ha ipotizzato per la Fondazione "una sede itinerante", a cadenza biennale. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, il ministro alle Finanze Giulio Tremonti, il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, i parlamentari Isidoro Gottardo, Carlo Monai e Ferruccio Saro ed i consiglieri regionali Franco Baritussio, Sandro Della Mea, Enzo Marsilio e Alessandro Tesolat. ARC/RM