Trieste, 21 mar - "Quello della tutela dell'ambiente,
fondamentale nell'ottica di uno sviluppo sostenibile complessivo,
è un tema che non va banalizzato in chiave ideologica. Sentiamo
spesso parlare di transizione energetica o abbattimento di
emissioni inquinanti in forma semplificata, attraverso slogan che
troppe volte si traducono in dibattiti che rimangono tuttavia
fini a sé stessi. Sono invece necessarie risposte concrete
affinché il nostro sistema economico possa essere sostenibile
sotto tutti i punti di vista".
Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano
Fedriga portando il saluto della Giunta, questa mattina nel
palazzo della Regione a Trieste, in apertura della seconda
giornata degli Stati generali per lo sviluppo sostenibile
dell'Alto Adriatico e dell'Europa centrale. Presenti i
rappresentanti istituzionali delle Regioni e Paesi partner
(Emilia-Romagna, Veneto, Carinzia, litorale sloveno e Istria,
oltre al Friuli Venezia Giulia) per la presentazione del
Memorandum d'intenti che definisce le possibili modalità di
collaborazione e di scambio dati e informazioni relative al
monitoraggio e alla valutazione della qualità dell'aria
(l'argomento trattato in questa seconda edizione dell'evento) nei
singoli Paesi.
Fedriga ha delineato gli obiettivi da perseguire con l'attuazione
di politiche congiunte per la sostenibilità. "È fondamentale - ha
sostenuto il governatore - fare in modo che diventi conveniente
per la nostra filiera produttiva l'utilizzo di nuovi sistemi di
produzione meno impattanti e l'approccio all'economia circolare.
Non si può inoltre prescindere dal fatto che questo sviluppo sia
sostenibile anche socialmente, ovvero accessibile a tutte le
fasce della popolazione".
Tra le azioni messe in campo dalla Regione Friuli Venezia Giulia,
il massimo esponente dell'Esecutivo ha ricordato come il
contributo stanziato per l'acquisto e l'installazione di impianti
fotovoltaici abbia "contribuito non solo ad incentivare
l'utilizzo e la diffusione di fonti rinnovabili, ma anche a
contrastare l'aumento dei costi energetici derivati dalle
tensioni geopolitiche internazionali".
In conclusione, Fedriga ha auspicato che l'appuntamento degli
Stati generali si ponga come "una tappa di passaggio verso un
lungo percorso condiviso e multidisciplinare di sviluppo".
ARC/PAU/gg