Trieste, 06 ago - ''Nell'ultimo anno gli scippi a Trieste sono in calo, e ciò dimostra che la politica attiva avviata sul territorio ha dato i suoi frutti, ma c'è un elemento in controtendenza, che riguarda i furti sugli autobus a danno delle persone anziane. Proponiamo quindi al sindaco di utilizzare i volontari per la sicurezza sui mezzi pubblici, in modo da creare una situazione di deterrenza che aiuti a ridurre anche questi episodi di microcriminalità''
L'appello è stato rivolto a Roberto Dipiazza dall'assessore regionale alla Sicurezza, Federica Seganti, prima di lasciare la sala operativa della Polizia locale, ''il cervello'' che regola il lavoro delle pattuglie in connessione con le altre Forze dell'Ordine, alla volta del bivio di Miramare assieme al comandante, Sergio Abbate, ed alla pattuglia del reparto motorizzato formata dal maresciallo Maurizio Tavcar e dall'agente Andrea Zappalà.
E' iniziata così la mattinata trascorsa al fianco degli uomini della Polizia locale triestina di Federica Seganti, che al bivio ha visto gli agenti nel doppio ruolo di difensori della legge (tra l'altro, due patenti ritirate ad altrettanti motociclisti per sorpasso all'incrocio) e di supporto ai turisti che chiedevano informazioni prima di entrare in città, informazioni che lei stessa ha dato, in tedesco, a due viaggiatori che chiedevano se era possibile usare il treno per viaggiare assieme alla loro macchina e come arrivare alla stazione ferroviaria.
''Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da cittadini ed associazioni su varie criticità - ha continuato l'assessore nel suo appello a Dipiazza - e tra questi, oltre al problema dei furti in autobus, ci sono gli schiamazzi e gli imbrattamenti in Cavana, gli assembramenti al centro commerciale ''Il Giulia'', gli atti di vandalismo al Santuario di Monte Grisa e lo stato dei giardini pubblici di via Giulia e Villa Rivoltella. Il primo al pomeriggio è sovraffollato ed un controllo sarebbe utile, il secondo, più ampio, è meno pieno ma ha la stessa esigenza. Vi porto i miei bambini e vi si vedono personaggi un po' equivoci''.
Ricordando che ''da anni il Comune di Trieste usa i nonni vigili, volontari per la sicurezza che definire ronde sarebbe improprio'', Federica Seganti ha detto che ''regolamentare l'attività di queste persone è un doveroso riconoscimento del lavoro che hanno fatto e stanno svolgendo in maniera seria ed affidabile''.
L'assessore ha quindi sottolineato l'importanza di avviare, anche attraverso i volontari per la sicurezza, un percorso virtuoso di incremento della percezione della sicurezza nella popolazione e di prevenzione, oltre che di recupero di quel senso civico che negli ultimi anni è andato scemando, come dimostrano le oltre cento multe (500 euro a infrazione notificata!) per la pipì fatta in pubblico un po' ovunque, dai viottoli di Cittavecchia al monumento a Sissi in piazza Libertà.
Qui, sotto gli alberi che riparano dalla calura e in mezzo a panchine lordate dal guano dei piccioni, l'assessore Seganti ha seguito, sempre assieme al comandante Abbate che illustrava i metodi operativi dei vigili, il lavoro di una pattuglia del ''Nucleo interventi speciali'' composta dal responsabile del Nis, il maresciallo Marco Dorigo, e dal suo collega, maresciallo Giampaolo Mejak. Mentre il primo si fermava a parlare il secondo controllava i documenti, in una azione concertata di sorveglianza mirata a rilevare la presenza di clandestini o altro.
''Del Nis, che qualcuno chiama ''i pretoriani del sindaco'', fanno parte dieci uomini in costante attività di ricognizione attiva che li mette in continuo contatto con ogni tipo di situazione nei punti critici della città'' ha spiegato Abbate, ricordando il loro impegno in piazza Oberdan, sede del Consiglio regionale, oltre che in piazza Libertà ed in altri punti ''caldi'' della città.
Un'attività che è parte integrante di un sistema più ampio di controllo, sorveglianza e sanzione che coinvolge 323 uomini (di cui solo 46 sono amministrativi), ai quali si aggiungono 54 ''nonni vigili'' nella veste di collaboratori esterni, come risulta dal ''Report 2008'' sulla Polizia locale Triestina consegnata da Abbate all'assessore Seganti.
I mezzi a disposizione sono 117 e non sempre bastano, così come gli uomini a disposizione, a soddisfare le richieste di intervento che pervengono alla sala operativa e che lo scorso anno sono state diverse migliaia (oltre 48 mila, incluse le richieste di informazioni).
Gli incidenti rilevati dalla Polizia locale triestina nel 2008 sono stati 2.486, inclusi 9 mortali. I controlli su strada hanno portato a sanzioni per un totale di 5.256.204 euro e si sommano a quelli effettuati dalla polizia giudiziaria, da quella edilizia e da quella commerciale.
ARC/LVZ