Udine, 1 mar - "L'incontro odierno e il lavoro che state
svolgendo è un esempio di multidisciplinarità, un tema di grande
rilevanza per affrontare le sfide che il sistema sanitario ha
davanti. Vi è la necessità di ridefinire i processi in modo
orizzontale, superando le logiche verticali. Questi eventi
contribuiscono a far maturare un processo culturale orientato a
sostenere gli approcci multidisciplinari con un modello
organizzativo in grado di favorire flessibilità, organicità delle
relazioni tra Aziende sanitarie, strutture organizzative e
professionisti per perseguire la qualità delle cure e superare la
logica dei compartimenti stagni non più funzionali al sistema e
ai bisogni di salute del cittadino. La programmazione che stiamo
portando avanti continua a fare passi avanti in questa
direzione".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi,
alla seconda e ultima giornata del quinto congresso nazionale
della Società italiana per lo studio delle malattie dell'esofago
(Sisme) che si è tenuta a Udine presso l'hotel Là di Moret Udine
dove si sono riuniti i maggiori esperti italiani di patologia
dell'esofago.
La società, nata nel 2019, è costituita in modo interdisciplinare
tra tutti i colleghi coinvolti nel percorso clinico dei pazienti
affetti dalla patologia. Presenti all'incontro, fra gli altri, il
direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli
centrale (Asufc) Denis Caporale e il presidente del congresso
Roberto Petri direttore di Chirurgia generale dell'ospedale Santa
Maria della Misericordia di Udine.
Per l'esponente della Giunta Fedriga "implementare risorse e
personale non è direttamente proporzionale all'esito della
risposta dei bisogni di cura. La velocità organizzativa è stata
più lenta rispetto al bisogno di salute delle persone, questo è
il nodo su cui dobbiamo concentrarci".
"Non assumere, oggi, decisioni ormai improcrastinabili - ha
rimarcato Riccardi - significa continuare a stressare il sistema,
produrre maggiori costi e, almeno per alcuni anni, anche limiate
risorse professionali con riduzione delle nostre performance.
Siamo davanti ad una grande sfida che deve tenere conto di una
serie di aspetti fra cui la programmazione, l'organizzazione e
una grande alleanza con il sistema professionale. Il servizio
sanitario è un grande patrimonio che dobbiamo continuare a
garantire anche attraverso l'importante contributo e i talenti
dei professionisti sanitari; uno dei nostri compiti è creare le
migliori condizioni affinché possano lavorare al meglio per
offrire ai nostri cittadini le migliori risposte di salute".
ARC/LP/al