SALUTE. MARTINES (PD): NUOVA SEDE DISTURBI ALIMENTARI SIA BARICENTRICA

(ACON) Trieste, 29 feb "Quello dei disturbi alimentari è un problema serio che riguarda tanti ragazzi e ragazze, circa 1.400 presi in carico dal Sistema sanitario regionale, quasi l'80% di sesso femminile e che, quindi, non può certamente essere sottovalutato. Anche perché i numeri stanno aumentando in maniera esponenziale dopo il periodo Covid". Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Pd Francesco Martines, a margine della seduta della III Commissione consiliare. "La Regione, nell'Assestamento di bilancio di luglio 2023 - spiega Martines - ha destinato una somma pari ad un milione e mezzo di euro all'Azienda sanitaria Asufc per realizzare sul territorio un primo centro residenziale su base regionale in aggiunta alle attuali strutture ambulatoriali e diurne ubicata a Trieste, Monfalcone, Udine, Palmanova e S. Vito al Tagliamento. Attualmente, chi ha bisogno di queste cure deve recarsi fuori regione, ma ultimamente il Veneto, per esempio, non accetta più pazienti nelle proprie strutture". "Le famiglie interessate, i pazienti e gli stessi operatori del settore - prosegue il consigliere del Pd - ritengono utile che la nuova struttura nasca in un luogo baricentrico rispetto a questo territorio e a cui si possa accedere ai necessari percorsi di riabilitazione e a quelli tipici della socialità, permettendo anche di agevolare l'incontro tra pazienti e famigliari". "Alla mia interrogazione di sapere dove verranno spesi i soldi e dove nascerà la nuova struttura - sottolinea l'esponente di Opposizione - l'assessore Riccardi ha volutamente glissato, ma non ha neanche replicato alla notizia, ormai nota a tutti, che il milione e mezzo è servito per acquistare una struttura di proprietà dell'Asp Moro di Codroipo. Tale azienda, da notizie stampa, sembra abbia avuto in questi ultimi anni problemi di bilancio e, quindi, ha bisogno di denaro fresco per risanare le proprie casse che la stessa deteneva nel Comune di Camino al Tagliamento. Un Comune di 1.500 abitanti circa e non certo un luogo adatto alle esigenze sopra indicate e non proprio baricentrico rispetto alla regione e al territorio coperto dall'Asufc". "Pur comprendendo l'esigenza di sistemare il bilancio dell'Asp Moro, con la vendita di qualche immobile di proprietà - dice ancora Martines - non è accettabile che questo sia l'unico criterio per scegliere il sito dove realizzare il primo Centro residenziale per disturbi alimentari e i necessari percorsi riabilitativi. Per giunta, in un piccolo Comune dove i criteri di baricentricità, di collegamento e di facilità di approccio ai diversi servizi non possono essere minimamente rispettati". "I vertici aziendali e politici - conclude - decidano di spendere responsabilmente le risorse pubbliche e facciano prevalere solo le ragioni e le necessità degli utenti, delle loro famiglie e degli operatori sanitari e scelgano un altro sito". ACON/COM/sm