San Vito al Tagliamento, 24 nov - Erede artistico del
Pordenone, a fianco del quale lavorò a lungo e di cui sposò la
figlia Graziosa, Pomponio Amalteo (1505-1588) ß una delle figure
più rilevanti nel panorama artistico friulano del XVI secolo.
A cinquecento anni dalla nascita di questo eccellente pittore,
San Vito al Tagliamento, sua cittÖ d'adozione e sede della sua
fiorente bottega, gli ha dedicato una mostra monografica,
allestita nella quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, dove egli
fu sepolto.
Oggi la rassegna ß stata visita dal presidente della Regione
Riccardo Illy, accolto dal sindaco Gino Gregoris e da Caterina
Furlan, dell'UniversitÖ di Udine, curatrice assieme a Paolo
Casadio, della Sovrintendenza regionale ai beni artistici. Erano
presenti gli assessori comunali Antonio Di Bisceglie (Cultura),
Claudia Susanna (Istruzione), Tiziano Centis (Politiche
giovanili), il presidente del Consiglio comunale Piergiorgio
Sclippa, il presidente del Consorzio Zona Industriale Ponte Rosso
Roberto Campaner, Isaia Gasparotto, presidente Ambiente Servizi
ed Angelo Battel, responsabile dell' Ufficio Cultura del Comune.
Successivamente Illy ß stato accompagnato a visitare anche il
castello medievale, un tempo una delle sedi del Patriarcato,
edificio di grande prestigio e valore architettonico sul quale si
stanno eseguendo imponenti lavori di recupero che si prevede di
concludere entro la primavera del 2007.
Al temine il presidente Illy, che si ß tra l'altro complimentato
per il bell'allestimento della mostra, curata dall'architetto
Elisa Trani, ha sottolineato come San Vito al Tagliamento ß una
cittÖ che ha delle ricchezze architettoniche ed artistiche di
rilievo. Deve quindi far parte a buon diritto del circuito delle
cittÖ d'arte del Friuli Venezia Giulia.
Un circuito - ha aggiunto il presidente - che grazie all'attivitÖ
del direttore di Turismo FVG, Josep Ejarque, andremo a completare
e rafforzare e che deve ben integrarsi con il turismo ambientale,
con quello enogastronomico e con tutto quanto puo' offrire la
nostra regione.
Perfettamente inserito nella contesto sociale del tempo e, dopo
la morte del suocero, quasi senza concorrenti in terra friulana -
coså si legge nel sito ufficiale della mostra - Pomponio Amalteo
con la sua pittura scenografica, spettacolare, ricca di
virtuosismi prospettici e di particolari ripresi dal vero, si
configura come un anello di congiunzione tra due epoche, il primo
Cinquecento veneto e l'etÖ della Maniera.
Fu artista longevo e fecondissimo, che lasciò testimonianza di sá
in numerosi edifici sacri e palazzi del Nord Est. Ma fu anche
personaggio impegnato nella cosa pubblica, che ricoprå numerosi
incarichi, compreso quello di podestÖ.
Nella chiesa di San Lorenzo sono esposti una cinquantina di
dipinti, in cinque sezioni, che permettono di ripercorrere il
profilo dell'artista, e di confrontare la sua opera con quella
del Pordenone e di alcuni tra i più importanti pittori veneti del
Cinquecento, come Paolo Veronese, Palma il Giovane, Domenico
Tintoretto, che in Friuli hanno lasciato significative
testimonianze.
La mostra "Pomponio Amalteo, Pictor Sancti Viti" ha anche
ottenuto l'alto patronato del Presidente della Repubblica.
Visitata fino ad oggi da oltre cinque mila persone, rimarrÖ
aperta al pubblico - coså ß stato deciso proprio in occasione
della visita del presidente della Regione - fino al prossimo 10
gennaio.
ARC/PPD