L'assessore all'assemblea di Confcooperative Alpe Adria
Palmanova, 24 feb - "Abbiamo attraversato anni complicati e
anche oggi non abbiamo di fronte momenti facili ma il tessuto
produttivo del Friuli Venezia Giulia, e il mondo della
cooperazione ne è un asse portante, ha dato dimostrazione di cosa
significa fare azienda badando alla solidarietà, al sociale: nei
giorni difficilissimi del Covid imprenditori e imprenditrici
temevano di chiudere, ma pur di salvaguardare posti di lavoro e
la storia aziendale, erano pronti ad andare avanti a tutti i
costi".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini, all'assemblea di Confcoperative Alpe Adria a
Palmanova, sottolineando come in epoca post-covid le cooperative
siano state protagoniste della ricostruzione sociale ed economica
del territorio.
"Proprio per il loro status le cooperative non sono, come accade
purtroppo per altre aziende, oggetto di acquisizione di
multinazionali straniere - ha osservato Bini -: non delocalizzano
e sono invece radicate sul territorio dove investono, assumendo
personale in loco. Inoltre, operano in settori che realtà
imprenditoriali più grandi hanno abbandonato o ignorato per la
scarsa redditività".
L'assessore ha invitato a guardare al futuro, con inevitabili
sfide per garantire la sostenibilità economica, e ha ringraziato
per la grande collaborazione ricevuta finora dal mondo
cooperativo, garantendo che la Regione continuerà a essere un
interlocutore attento alle sue necessità.
"Abbiamo ricevuto importanti contributi che sono confluiti nella
legge SviluppoImpresa e scriveremo spero assieme anche un'altra
importante legge, che andrà a raggruppare commercio e turismo in
un testo unico" ha auspicato Bini.
Confcooperative è nata nel 2022 dall'unione di tre associazioni
territoriali del terzo settore, l'Unione provinciale cooperative
di Gorizia, la Federazione delle cooperative e mutue di Trieste e
l'Associazione cooperative friulane di Udine. Oggi conta quasi
400 imprese cooperative con oltre 24.500 soci, tra i quali quasi
7.500 soci lavoratori e 4.500 dipendenti, con un fatturato di
circa 650 milioni di euro e un valore della produzione di circa
690 milioni.
Dopo la relazione della presidente uscente Paola Benini e
l'intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca
Ciriani è stato il teologo, scrittore ed editorialista Vito
Mancuso ad affrontare il tema "Fare cooperazione fra etica e
impresa".
ARC/EP/ma